R1: arriva il robot “domestico” dell’Iit – VIDEO
Presto, prima di quanto immaginate, arriverà R1, il robot, messo a punto da una squadra dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Potrà badare alla casa o seguirvi nei vostri viaggi, non sarà in grado di reggere una conversazione, ma costerà poco: come una tv di ultima generazione
Di Michela Serra
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Quel giorno tanto descritto nei film con risultati a volte catastrofici è sempre più vicino: i robot presto faranno parte della nostra vita, saranno al nostro fianco per semplificare, ad esempio, la quotidianità. Come? Pulendo casa, preparando il caffè e così via. Una presenza fredda, ma efficiente. Non si stancherà mai. Your personal humanoid, piattaforma tutta italiana: il primo robot ideato dalla squadra dell’Iit, l’Istituto Italiano di Teconologia.E così manca solo la produzione in larga scala, poi queste presenze a cui dovremo fare l’abitudine cammineranno per il mondo, almeno per le nostre case. Tante le funzioni e le particolarità, uno su tutte il costo: sarà un umanoide a “buon mercato” perché costerà tanto quanto una tv di ultima generazione. Alto 125 centimetri con possibilità di estendersi fino a 140 centimetri, R1 avrà un’autonomia di 3 ore e si ricarica attraverso una semplice presa elettrica. Anche i tratti del volto sono stati pensati, nulla lasciato al caso. Non sarà né tenero né “carino”, ma avrà un volto funzionale che comparirà su uno schermo a led. Avete presente le emoticon? Sarà molto simile. Avrà qualche espressione utile per la comunicazione non verbale, ma non il viso di un bambino. perché potrebbe risultare intollerabile farlo agire con i malati o fargli portare pesi. E se lo dice l’equipe di psicologi che ha lavorato al progetto, non ci sono dubbi che sia la scelta migliore. <R1 sarà realizzato con materiali biodegradabili come plastiche di nuova generazione. Fin dall’inizio per questi prodotti di largo consumo futuro bisogna prevedere la sostenibilità, per evitare errori come sono stati fatti con l’elettronica oggi molto difficile da smaltire a fine ciclo – spiega il direttore scientifico di Iit, Roberto Cingolani – stiamo discutendo con Ibm Italia di alcuni pacchetti di intelligenza che dovrebbero consentire di utilizzare R1 in casa come assistente domestico per aiutare le persone bisognose come gli anziani, in ospedale o sul posto di lavoro – continua Cingolani -. L’idea è che di fatto sia una specie di computer al quale si associa un software dedicato per specifica applicazione. In futuro queste macchine lavoreranno in cloud e saranno sempre più performanti. Però R1 nasce con l’idea di essere utilizzabile ogni giorno>.Perché la funzione di R1, come si diceva, è quella di semplificarci la vita, domestica o ospedaliera che sia. C’è qualcosa che non può fare? Forse non sarà in grado di tenere una conversazione. Per quello ci sarà ancora bisogno del contatto umano.
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