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Resistere alla Maddalena, il besagnino diventa intenditore di birre

Contro la crisi, un’idea che fa della vecchia bottega la meta degli appassionati di birre particolari che arrivano da tutto il mondo

via della maddalena

di Monica Di Carlo

Il negozio è lì da 1952, aperto dalla nonna di Luca Giangaspero. Il tempo è passato e, alla crisi generalizzata, alla Maddalena si è aggiunta la malavita organizzata che a lungo ha tenuto in scacco il quartiere e il trasferimento di gran parte dei dipendenti comunali da Palazzo Tursi e Palazzo Albini, sedi del Comune, che un tempo facevano la spesa proprio qui. Molti negozi tradizionali, purtroppo, hanno chiuso ed è solo di recente che qualche attività positiva per la zona è riuscita ad aprire e a resistere. Così come resista Luca il besagnino che, per non fare morire il negozio, si è reinventato esperto di birra. Nel suo negozio, racconta, ce ne sono 360 tipi diversi. E sono rimaste anche cipolle, pesche, ciliegie, zucche e cavoli: la bottega è uno spettacolo per la vista. Luca ha fatto una scommessa azzardata: vendere birra in una strada dove, potenzialmente, almeno la metà dei clienti è “a rischio ubriachezza molesta” senza avere o creare problemi al quartiere non è facile. Il besagnino ha fatto una scelta: niente lattine a 50 centesimi come nei supermercati e in certi mini market gestiti da stranieri, ma birre da tutto il mondo, Australia compresa, alcune dal prezzo relativamente alto come la birra metodo champenoise che costa 23 euro. Insomma, la merce in vendita non è di quella che si beve a litri, anche se la maggior parte delle bottiglie ha prezzi accessibili, anche se non da “discount”. Ci sono poi la birra per celiaci e quella invecchiata, quella che ha il colore del vino e quella che arriva dall’altra parte del mondo, anche se oggi quelle che fanno la parte del leone sono inglesi. Luca Giangaspero ha salvato così il suo negozio, unendo il lavoro e la passione senza togliere al quartiere il servizio offerto dalla bottega che da sempre vende frutta, verdura e alcuni altri prodotti. Con le sue vetrine aperte, inoltre, anima una strada dove troppe sono le serrande che restano chiuse. Tante le clienti che amano la birra, non necessariamente “lager”, cioè leggera. E c’é chi, per fare scorta, arriva da ogni angolo della città.

luga Giangaspero

Luca racconta la sua esperienza che passa per la specializzazione e l’eccellenza, l’unica ricetta che consenta di sopravvivere allo strapotere della grande distribuzione, e parla delle birre piùà particolari che ha in negozio.

 

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