Senza categoria 

Vittoria, 5 anni e un tumore che sembra incurabile. Il Gaslini tenta l’impossibile. La famiglia chiede aiuto ai genovesi

bimba

Vittoria Giugno ha 5 anni e qualche giorno fa le hanno diagnosticato un tumore al cervello, più precisamente al tronco encefalico, un posto molto difficile da raggiungere e non operabile. Sulla famiglia è caduto un macigno che nessuno si sarebbe mai aspettato. La bimba era sempre stanca, aveva problemi di equilibrio e aveva gli occhi gonfi. Così i genitori l’hanno portata una prima volta al pronto soccorso da cui Vittoria è stata dimessa con una diagnosi di sospetta anemia. La bimba è tornata all’asilo, ma era sempre più stanca e si addormentava sempre più spesso, così mamma e papà la portano di nuovo in ospedale, al Regina Margherita di Torino. Lì, a un esame più approfondito, i medici hanno scoperto il male che le sta portando via la vita. Questo è il referto dell’ospedale piemontese.

referto

Vittoria è ora al Gaslini dove i medici specialistici tenteranno anche l’impossibile e per la famiglia è cominciato un calvario fatto di speranze e paura in una città che non è la loro. Qui a Genova sarà effettuata la biopsia e la piccina comincerà il protocollo standard di radioterapia. <Non ci hanno dato grandi speranze per il futuro> dicono i genitori, Igor e Francesca. Sanno già che nella migliore delle ipotesi sarà un periodo di malesseri e disturbi fisici. La bimba è stata presa in carico da reparto di Neuroncologia che, spiegano in ospedale, si occupa anche di chiedere secondi pareri ai migliori children hospital. Sotto il profilo medico, quindi, Vittoria avrà le migliori cure possibili. Il medico che la ha in cura è Maria Luisa Garrè che ha dedicato tutta la sua vita a guarire i bambini dai tumori cerebrali e a cercare alternative in tutto il mondo, all’occorrenza. È già stato aperto un protocollo grazie al quale una porzione di tessuto prelevato da Vittoria durante la biopsia sarà analizzato a Parigi nell’ambito del progetto Biomede che lavora per mettere a punto la terapia migliore.
La bambina resterà al Gaslini per due mesi, sperando che le cure e il suo fisico riescano a contrastare il male che ha dentro. A Volvera, un comune della città metropolitana di Torino dove la famiglia vive, è già stata avviata una sottoscrizione attivata da un’associazione locale che normalmente si occupa di comperare materiale sanitario per ospedali e strutture mediche e che ha “prestato” il proprio conto fino al prossimo 30 maggio.
Schermata 2016-04-28 alle 00.56.29
Inoltre, tutto il paese si è mobilitato e le collette e le raccolte sono numerose, tanto che Igor è dovuto intervenire per dare un minimo di organizzazione alla cosa chiedendo almeno di essere informato ed evitare così che qualcuno se ne possa approfittare. Anche se la famiglia di Vittoria non ha mai chiesto esplicitamente soldi, si sa che non nuota nell’oro. Per la giovane coppia, mantenersi e mantenere il fratellino più piccolo di Vittoria in un’altra città non sarà facile anche sotto il profilo economico. Mamma e papà, come si è detto, dovranno rimanerci almeno, come si è detto, due mesi, alternandosi nella camera d’ospedale. Il Gaslini conferma che per le indagini mediche e per la cura la famiglia Giugno non si dovrà far carico di alcuna spesa. Cosa servirebbe, allora? Ad esempio una sistemazione vicino all’ospedale pediatrico, una casa che consenta a mamma, papà e fratellino di Vittoria di non separarsi e di far vivere al piccolino una vita quanto più possibile normale. I Giugno fino ad ora hanno trovato solo appartamenti in condivisione con altre famiglie. Ovvio che in una situazione come questa la possibilità di poter vivere e far vivere il fratellino di Vittoria senza sconvolgere troppo le sue abitudini sarebbe fondamentale.
<Vi chiediamo di aiutarci abbiamo bisogno di sognare e di sperare in un futuro degno di una piccola polpetta. La nostra Vittoria!!! – scrive papà Igor sulla propria pagina Facebook -. Ogni aiuto, consiglio, interesse anche una preghiera sono importanti>. Chi volesse e potesse aiutare chieda il contatto Facebook al papà della bimba, Igor Giugno a questo link https://www.facebook.com/igor.giugno e attraverso il social parli direttamente con lui.
Noi abbiamo deciso di non postare la fotografia della bimba se non di spalle, in ambulanza, ma sulla pagina di Igor ce ne sono diverse, molte di momenti lieti, alcune degli ultimi giorni in cui la bambina appare con i grandi occhi scuri cerchiati e tumefatti.
GenovaQuotidiana non si occupa di sanità e non è solita lanciare appelli di questo genere, ma verificata la veridicità del fatto e accertato che la famiglia Giugno non chiede soldi per terapie impossibili (come si è detto, delle cure si sta già facendo carico il Gaslini), ma solo un aiuto pratico per sostenere la permanenza a Genova, abbiamo deciso di pubblicare l’Sos della famiglia perché la città possa dimostrare, a dispetto dei luoghi comuni, la sua capacità di accoglienza e il suo grande cuore.

Related posts

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: