Niente amianto al Campasso, ma la Regione punta il dito: sottovalutato l’impatto sul quartiere

Niente amianto nei detriti che sono accumulati nel quartiere genovese del Campasso, tuttavia il disagio c’è e a pagarne lo scotto sono i residenti. Bacchetta il Comune di Genova e la Città Metropolitana l’assessore all’ambiente Giampedrone: colpevoli di aver sottovalutato l’impatto che i cantieri avrebbero avuto sul quartiere. Ciò che emerge dall’interrogazione di dei consiglieri Lilli Lauro di Forza Italia e Gianni Pastorino di Rete a Sinistra durante i lavori del Consiglio regionale ligure in sostanza sono questi, dati alla mano. Una questione delicata che non porta con sé solo il timore dell’amianto, ma tanti altri interrogativi a cui si dovrà rispondere. Per non parlare del frantoio che a partire dall’autunno triturerà le rocce. Sarà coperto da un involucro che dovrebbe contenere polveri e rumori, ma sarà sufficiente? Il Municipio Centro Ovest non ne è affatto convinto, così come i comitati. Tutti chiedono a gran voce che l’impianto venga installato altrove, dato che il Campasso è sovraccarico di servitù. Oltre a ciò Pastorino ha chiesto delucidazioni in merito all’ampliamento 50 mila tonnellate la cubatura del deposito al Campasso, il numero di accessi giornalieri dei mezzi pesanti per lo scarico terra e le misure adottate per risolvere i problemi di viabilità nella zona. Se da una parte Giampedrone ha garantito l’impegno della Regione sul tema, dall’altra ha annunciato che serve un monitoraggio costante di tutti questi problemi. Ecco perché il 13 aprile incontrerà il vice sindaco Stefano Bernini. L’obiettivo è quello di costituire un osservatorio tecnico sul Campasso. Insomma, se la Regione garantisce l’impegno, non manca di far notare che tante competenze anche di controllo spettano a Città Metropolitana e Comune di Genova. Di certo in mezzo a tutto questo ci sono i residenti che sicuramente non hanno vita facile. Gianni Pastorino ha promesso di mantenere il faro puntato sul quartiere: se gli enti hanno sottovalutato l’impatto sul quartiere, è anche vero che la Regione ha autorizzato l’incremento dei depositi – fa notare il consigliere di Rete a Sinistra. Gianni Pastorino Regione

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