Una giornata di tensione, allarmi bomba e solidarietà con Parigi e con Francia
Anche la movida tra gli obiettivi sensibili. Fiori davanti all’Alliance Française. Centinaia di persone a Matteotti per la manifestazione “#porteouverte – Con il popolo francese contro la barbarie”. Oggi Jasmina Khadra al Ducale.
Non è allarme, ma c’è una grande attenzione a Genova dopo gli attacchi terroristici a Parigi. Come già era accaduto a gennaio, quando un’altra volta la capitale francese era stata teatro di morte, si sono moltiplicate le misure di sicurezza. Ovviamente. protagonisti del rafforzamento dei controlli sono il porto, l’aeroporto, la sinagoga, ma anche i grossi centri di aggregazione, come lo stadio. La novità, tra gli obiettivi sensibili delle forze dell’ordine, è rappresentata dalla movida. È un posto dove si radunano tanti giovani e, con le sue vie e viuzze, è difficilmente controllabile, il terreno ideale per un terrorista.
Il ministro della Difesa, la genovese Roberta Pinotti, ha detto al Tg3 della Liguria che <I livelli di attenzione sono innalzati in tutta Italia, non ci sono differenze perché, a parte i proclami dell’Isis su Roma, nell’attenzione dei terroristi potrebbe esserci tutta l’Italia>.
Il presidente della regione Liguria Giovanni Toti, insieme a quelli della Lombardia (Roberto Maroni) e a quello del Veneto Luca Zaia hanno chiesto a Sergio Chiamparino, presidente della Conferenza delle Regioni, di aprire un tavolo sulla sicurezza. <I governatori di centro destra – ha detto – auspicano che vengano presi immediatamente provvedimenti concreti a favore della sicurezza dei cittadini>.
Il cardinal Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, Conferenza Episcopale Italiana, ha detto che è necessario <Moltiplicare la vigilanza ovunque, secondo le modalità previste, ma nello stesso tempo non bisogna lasciarsi
spaventare>. Ha aggiunto che non si può rispondere alla violenza con la violenza: <Non risolve nulla, la moltiplica soltanto. La reazione è quella di una maggiore vigilanza nei limiti possibili che però ritengo siano possibili>.
<È un momento che deve suscitare riflessione – ha concluso il Cardinale -, sia per quello che sono questi atti terroristici in atto, sia per non spaventarsi e quindi reagire in modo indebito, come ad esempio rinchiudersi dentro un fortino perché non risolverebbe niente>. In particolare, ha invitato a non disertare il Giubileo che sta per iniziare.
Ieri mattina, il presidente della Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale, Luca Borzani, al festival di letteratura “L’altra metà del libro” ha chiesto un minuto di silenzio per le vittime di Parigi e ha annunciato che ieri e oggi l’ingresso alla mostra “Brassaï, pour l’amour de Paris” sarebbe stato gratuito. <Questo come omaggio a una città di cui non solo da oggi ci sentiamo tutti cittadini>.
Il rettore dell’Università Paolo Comanducci, ha aggiunto: <Di fronte a questi fatti c’e’ una risposta molto diffusa di carattere religioso. Ma c’e’ anche una risposta laica: credo che la letteratura sia uno strumento che rende meno fragile la nostra vita perché di fatto la moltiplica>.
In via Garibaldi, davanti alla porta dell’Alliance Française, che promuove la lingua francese e le culture francofone, qualcuno ha deposto fiori, messaggi e un cero.
Gli anarchici delle case occupate di Pre’ hanno organizzato un presidio alla Darsena per chiedere di abbattere le frontiere per fare entrare i migranti. Questo, mentre la Francia ha reintrodotto i controlli al confine anche per gli europei dell’area Shengen.
Il Terminal traghetti è stato chiuso per qualche decina di minuti, così come la Sopraelevata, per permettere agli artificieri di verificare se un borsone trovato abbandonato fosse un ordigno. Il bagaglio si è rivelato innocuo.
Nel pomeriggio, in piazza Matteotti, si è tenuto il presidio organizzato da Arci davanti alla mostra dedicata a Brassaï che Palazzo Ducale consente di visitare gratuitamente fino a questa sera. <Piangiamo l’orrore di Parigi insieme al mondo intero – ha detto il presidente Stefano Kovac -. Hanno colpito lì dove le persone stavano bene insieme. Dove c’era divertimento e spensieratezza. La musica, la cultura, lo sport, la convivialità. Noi non vogliamo farci sconfiggere dalla paura nè dalla follia del terrorismo. Oggi ci stringiamo attorno ai parigini. Convinti che dovremo continuare a coltivare e a difendere la cultura, la democrazia, la libertà, la laicità>.
Un gruppo di genovesi ha intonato “La Marsigliese”
Presenti anche molti musulmani. Tra questi, Husein Salah, direttore del Centro islamico che ha detto di essere presente per
<Portare la voce ella comunità islamica a condanna di quello che è successo a Parigi> e che è un <atto criminale che non ha giustificazionie e che condanniamo con tutto il nostro cuore>.
In piazza, tanta gente comune, ma anche molti politici e sindacalisti, ma senza bandiere. Si sono visti i parlamentari europei Sergio Cofferati e Renata Briano, il parlamentare italiano Mario Tullo, oltre a consiglieri regionali e comunali. Presenti i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil. Ha voluto partecipare anche la segretaria generale della Cisl, la genovese Annamaria Furlan.
Questo il link attraverso il quale si possono vedere e scaricare le foto della manifestazione.
https://flic.kr/s/aHsko9DADn
Oggi a Palazzo Ducale arriverà Jasmina Khadra, uno dei massimi scrittori algerini che ora abita a Parigi. Appuntamento alle 17 in occasione del Festival di letteratura “L’altra metà del libro”.
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