Gonfalone, l’Università ha pagato il riscatto ai goliardi

Più delle prese di posizione “politicamente corrette”, ma da molti ritenute eccessivamente rigide e un po’ fuoriluogo, oltre che indice di un’inaspettata scarsità ironia, potè il buon senso (di alcuni professori). Il gonfalone dell’Università è tornato all’ateneo mentre ai goliardi del Dogatum che lo avevano “uccellati” (cioè “rapito”) è stato pagato (anche se solo parzialmente) il tradizionale riscatto in “bacco, tabacco e venere”. La tradizione è salva, il Rettore (che aveva accusato i goliardi di sessismo alla luce del fatto che erano stati chiesti anche alcuni reggiseni delle professoresse) ha tenuto le posizioni che tante polemiche avevano scatenato nei giorni scorsi (quelle che, appunto, accusavano i goliardi di offendere le donne) e a mettere apposto tutto ci hanno pensato alcuni “prof”. <Alcuni professori molto giocosi hanno pagato il riscatto anche se non rispondente al 100% alla richiesta che avevamo fatto volutamente elevata> hanno detto i golardi, anche se non sono arrivati interamente i 9 litri di champagne, 69 pacchetti di sigarette e i reggiseni autografati delle docenti del Senato accademico Ma ci sta nella trattativa. Non sono arrivate, invece, l mutande dei professori maschi, richieste anch’esse dagli studenti. A spiegarlo è il Serenissimo Doge Paganus De Federiciae II.

Related posts

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: