Migranti in fuga e abitanti inferociti in via Digione

Schermata 2015-07-01 alle 10.01.54(Via Digione, a San Teodoro)
La fuga di un gruppo di profughe per le vie di San Teodoro, gli abitanti della zona inferociti, le urla, la rabbia, la paura. La scorta a un convoglio dei migranti si è trasformata, ieri sera, in un parapiglia, con le donne destinate a una struttura di via Digione (la chiesa evangelica che si è resa disponibile ad ospitarle) decise a non entrare nella location dedicata e a tentare la fuga mentre gli abitanti inferociti inscenavano su due piedi una manifestazione di protesta. È successo ieri sera, quando una pattuglia della polizia municipale ha dovuto far fronte a una situazione davvero delicata. Le donne da accompagnare in diversi luoghi (anche in via Byron, piazza Martinez e piazza Barabino) erano 22, delle quali 16 etiopi e 6 nigeriane. La pattuglia di cantunè avrebbe semplicemente dovuto scortare il pullman messo a disposizione da Atp e si è trovata invece a gestire da sola una situazione delicatissima, con la rivolta dei cittadini da gestire e le straniere da inseguire e riportare alla struttura dedicata. Al momento di scendere in via Digione, infatti, le donne rimaste sul pullman (12 erano già state lasciate a destinazione) hanno cominciato a dare in escandescenze, a urlare, a strattonare l’autista inveendo contro di lui e a picchiare contro i vetri e le porte del pullmino rischiando di rompere tutto e di farsi male. Impossibile per gli agenti parlare con loro: nessuna conosceva né l’italiano né l’inglese. L’autista si è spaventato e, temendo per la propria incolumità, ha aperto le porte. Alle straniere non è parso vero: sono scese ed è cominciato il fuggi fuggi generale in ogni direzione. A quel punto è cominciata la rincorsa alle dieci straniere da parte degli agenti, con l’sos via radio della pattuglia ai colleghi e la pressante richiesta di intervento ai responsabili dell’operazione (la Questura) che non avevano seguito il convoglio. Quando già la prima pattuglia era riuscita ad acciuffare 8 delle 10 fuggitive, sul posto è arrivata una seconda pattuglia che è riuscita ad individuare le due che mancavano all’appello e a ricondurle nel luogo dal quale erano scappate. Mentre arrivava una terza auto della pm, gli abitanti della zona, allertati dal parapiglia che stava accadendo proprio sotto le loro finestre, si sono riversati in strada. È cominciata così la protesta estemporanea per la collocazione delle migranti nella struttura di via Digione mentre una delle donne cominciava a vomitare in mezzo alle macchine. Sono stati attimi di forte tensione. Erano una sessantina i residenti che hanno cominciato ad urlare prendendosela con il Comune, il Governo, i partiti politici. Solo a quel punto sono arrivate tre “volanti” della Questura e, finalmente, gli animi si sono placati mentre le donne continuavano a rifiutare la sistemazione della struttura che le attendeva per la cena e per la notte. Solo con l’aiuto di un residente della zona di origine araba è stato possibile per le forze di polizia dialogare con le migranti che, seppure riottose, alla fine sono entrate nel luogo scelto per ospitarle. Probabilmente temevano di essere portate dentro a un centro di identificazione ed espulsione e per questo hanno tentato di fuggire per le vie di San Teodoro, rischiando anche di finire sotto a una macchina in transito. Per fortuna né loro, né l’autista del pullman né gli agenti sono rimasti feriti.

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