Buoni pasto, al via la defiscalizzazione dei ticket elettronici fino a 7 euro
Entra in vigore oggi, mercoledì 1 luglio, la legge che prevede la defiscalizzazione dei buoni pasto elettronici fino a 7 euro. “Il nuovo strumento – dicono alla Fiepet, l’associazione dei pubblici esercizi di Confesercenti – consentirà tecnologicamente di far rispettare pienamente la legge e ripristinare la natura stessa del servizio sostitutivo di mensa aziendale.”.
“Stiamo parlando di un mercato del valore annuo di oltre 2,5 miliardi di euro – sottolinea Esmeralda Giampaoli, presidente nazionale di Fiepet Confesercenti – che ha bisogno di essere adeguatamente disciplinato. La prevista defiscalizzazione rappresenta un primo passo verso questa direzione. Fiepet aveva più volte sollecitato iniziative che tenessero conto della situazione del settore e consentissero concretamente di tutelare anche i diritti e gli interessi degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, oggi tanto penalizzati”.
”In particolare – prosegue la Giampaoli – al fine di assicurare un utilizzo più consono del buono pasto, avevamo chiesto l’obbligatorietà, per il consumatore, di un utilizzo giornaliero e, per ogni prestazione, di un solo “buono” presso lo stesso locale. La nuova legge garantisce la possibilità di tracciare i nuovi ticket elettronici e quindi di scoraggiare eventuali abusi”.
Fiepet auspica che l’introduzione dei nuovi buoni pasto, insieme alla defiscalizzazione vincolata ad un loro corretto uso, possano contribuire a garantire:
• maggiore gettito verso i pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande;
• mantenimento degli attuali livelli di occupazione;
• estensione della Rete di pubblici esercizi in grado di utilizzare i buoni pasto;
• incremento dei servizi digitali presso i pubblici esercizi (smaterializzazione del buono pasto cartaceo e buono pasto elettronico) con i seguenti ulteriori vantaggi:
◦ miglioramento dell’organizzazione e della gestione del servizio, con una semplificazione del processo amministrativo e conseguente riduzione dei costi di gestione;
◦ maggiore celerità nei pagamenti;
◦ eliminazione del rischio di accettazione dei buoni pasto rubati, falsificati o scaduti;
◦ eliminazione di eventuali errori di rendicontazione (fattura automatica) con possibilità di ottenere report giornalieri;
◦ eliminazione della necessità di consegna o spedizione dei buoni, con conseguente annullamento del rischio di smarrimenti e furti.
“In questo modo – conclude la presidente Fiepet – non solo si potranno ridurre i rischi di abuso del servizio, ma si assicurerà, al mondo delle imprese della somministrazione, il legittimo riconoscimento per un’offerta sostitutiva di mensa pienamente soddisfacente per il consumatore”.
“Da anni – aggiunge Cesare Groppi, segretario di Fiepet Confesercenti Genova – chiediamo un’innalzamento dell’attuale valore di 5,29 euro, ormai sorpassato dall’andamento dei prezzi. Il fatto è che le aziende emettitrici dei ticket non aumentano il buono per non pagare ulteriori contributi e questo, naturalmente, danneggia tanto i clienti quanto gli stessi esercenti, perché una quota così bassa scoraggia ulteriormente la propensione alla spesa in un periodo che è già di crisi profonda per tutti”.
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