Oggi #trovalabottega, caccia al tesoro (con ricchi premi) nella storia vivente della Superba

afarmSembra di varcare la soglia della quarta dimensione e ritrovarsi d’improvviso in un film di Jean Gabin. Però a colori e con i profumi e i sapori. O anche più indietro, fino ai tempi del Siglo de oro e della Genova Superba. Una sorta di realtà virtuale, ma perfettamente reale, che soddisfa anche l’olfatto e, soprattutto, il gusto. La macchina del tempo è nascosta nei carruggi della città vecchia o alle sue spalle, sulla collina di Castello, con qualche succursale nella city o a nel levante. Capita così di passeggiare in via San Bernardo e di essere rapiti dai profumi delle spezie che se ne stanno ordinate nei vasi sugli scaffali della drogheria Torrielli e di chiedersi se si sta a Genova o nel quartiere Galata a Istanbul. Vengono in mente le foto della città con i velieri nel porto, una selva di carretti per le merci a Caricamento e con gli uomini di affari che si fermano in un bar per il caffè appena giunto dal Brasile e tostato sul posto, mentre tutto il quartiere si pervade del suo profumo.
drogheria Torrielli
In via al Ponte Reale, invece, c’è la porta che permette di ritrovarsi all’inizio del ‘900, quando uomini vestiti di scuro, rigorosamente col cappello in testa, si facevano largo tra le signore con gli abiti lunghi per arrivare da Busellato ad acquistare i timbri necessari per le spedizioni via mare delle proprie merci.
BusellatoOgni bottega, e sono 32, ha la sua porta che permette di accedere a un pezzo della storia della città. Quella più antica è la farmacia Sant’Anna, nata nel convento carmelitano fondato nel 1584 padre Nicolò Doria. Nel 1650, lo stesso in cui morì la Monaca di Monza di manzoniana memoria e Cartesio, i monaci cominciarono a produrre farmaci che furono anche venduti al pubblico a partire dall’Ottocento. Era l’anno in cui gli olandesi cominciavano a colonizzare l’isola di Giava. Per arrivare alla Farmacia Sant’Anna passerete nel convento e respirete un’atmosfera da “Il nome della Rosa”.
Tour botteghe storiche
Poi, viene la bottega dell’argentiere e orefice Gismondi, targata 1763, anno in cui nasceva Robespierre, Voltaire pubblicava il suo Trattato sulla tolleranza e nelle Americhe con la fine della Guerra dei sette anni, la Francia perdeva il controllo della Nouvelle France e ci si avvicinava a grandi passi alla Rivoluzione Americana.
Insomma, non in tutte le città si puà vagare tra le botteghe storiche, sedendosi sulla sedia di un barbiere “Art Decò” (nella Barberia Giacalone di vico Caprettari)
Barber's shop, Barberia Giacalone "adottata" dal Fai, vico Caprettari, Genovao acquistare la propria biancheria dove la comperava la moglie del re Carlo Alberto (da Giovanni Rivara fu Luigi in piazza San Lorenzo). Il tour tra le botteghe è una sorta di parco dei divertimenti reale, senza cartongesso o cartapesta. E, per di più, gratuito.
Ogni bottega è il paradiso del goloso, perché molte propongono dolci o piatti della tradizione.
cc
Poi, è anche il paradiso dei fotografi, tanto che i turisti non se ne perdono una per portare a casa un’immagine che profuma di storia e di tradizioni.
Oggi, le botteghe storiche genovesi saranno protagoniste di un concorso fotografico accessibile a tutti perché per partecipare basta uno smartphone. Si tratta della “caccia al tesoro #trovalabottega”. I premi in palio sono ghiotti: una gita in battello per fare whale watching, cene in ristoranti del circuito Genova Gourmet, notte in albergo 5 stelle di Genova, biglietti per visitare l’Acquario.
Qui potete trovare il regolamento http://www.botteghestorichegenova.it/iscrizione-trovalabottega/
Possibili anche iscrizioni “last minute”. Partenza alle 16 presso sede Mentelocale Palazzo Rosso in via Garibaldi 18 . A tutti i partecipanti verrà consegnato un omaggio. Alla fine del percorso sarà offerto un buffet per tutti i partecipanti. Presentatevi col cellulare carico!
Arduino 1907, bottega storica
Tour botteghe storiche
Tour botteghe storiche

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