Ilaria Mussini, dall’Ascom alla politica: “Voglio provare a risolvere i problemi dall’interno”

IlariaRidIlaria Mussini, dirigente Ascom, ha accettato la candidatura nel listino di Raffaella Paita (Pd). La domanda che da molte parti è arrivata è perché la rappresentante di una categoria economica spesso, negli anni passati, in rotta di collisione con le amministrazioni (oltre che portavoce del Tavolo della piccola media impresa che riunisce le associazioni datoriali di artigiani, commercianti e agricoltori) abbia accettato un ruolo per certi versi scomodo non avendo mai, tra l’altro, mai risparmiato nessuna critica che ritenesse opportuna ai partiti, come Mussini ha fatto in diverse occazioni.
-“Perché per la prima volta dopo tantissimi anni è stato chiamato un membro delle associazioni di categoria in un ruolo, com’è quello del listino, con uan forte valenza politica – dice la candidata -. La categoria è in estrema difficoltà e, tra l’altro, non gode di ammortizzatori sociali, una categoria con la quale lo stesso Pd si è sempre scontrato, cogliendo però, adesso, l’importanza e la gravità del momento sociale che stiamo vivendo. È stata un’apertura davvero importante. Indipendentemente di quanto ciascuno possa pensare della persona, certamente deve riconoscere che il metodo di lavoro che ho sempre seguito è sempre stato quello del “rimbocchiamoci le maniche e facciamo”. Amo fare un esempio: quando, da presidente del Civ di Bolzaneto, mi confrontavo coi colleghi, spesso questi dicevano “Non va bene niente, ci sono troppi problemi”. Io ho sempre risposto: “nieni nel direttivo, vieni a darmi una mano”. L’apertura del Pd al mondo del commercio è stata la testimonianza di un’attenzione alla categoria. Mi sono detta: “va bene, vediamo di provare a risolvere i problemi da dentro”.

Quali istanze porterà in consiglio regionale se sarò eletta?
-“Appena sono stata chiamata a far parte del listino, e non è stata una scelta semplice la mia, ho agito secondo il mio modo di essere. Superati i primissimi giorni di stordimento, ho chiesto subito di portare nel programma i temi del commercio. Con raffaella Paita abbiamo firmato un patto sui temi più da affrontare più urgentemente e ho chiesto che questo accadesse nel cuore del commercio genovese, il Mercato Orientale. I contenuti del patto sono stati verificati e abbiamo controllato che i fondi fossero a disposizione, altrimenti, non avrei mai firmato. Il mioimpegno in consiglio, se sarò eletta, sarà quello di quindi di verificare l’attuazione dell’accordo. Una volta entrata in consiglio regionale, sarò a completa disposizione di tutti i membri del Tavolo della piccola e media impresa che vorranno portare le istanze dei propri associati”.

Qual è la prima cosa che si impegna a cambiare?
-“Bisogna sburocratizzare, cancellare tutto quello che impedisce alle imprese di lavorare in modo semplice. Voglio vedere gente che ha voglia di lavorare per fare andare avanti la Liguria. Abbiamo fatto un grande lavoro con la nuova classe dirigente di Ascom, guidati dai senior, che sono in gamba e hanno lasciato spazio ai nuovi “metodi”. Ad esempio, i social media, che ci hanno permesso di fare leva sulla classe politica, che hanno obbligato la pubblica amministrazione a confrontarsi in maniera diretta, chiamata in causa di fronte alle categorie e ai cittadini.

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