Unioncamere, in Liguria quasi raddoppiate in due anni le Srls a 1 euro 

Su 1.625 Srl nate nel 2014, 1 su 3 appartiene al nuovo modello societario. Lo si evince dal dal rapporto di Unioncamere Liguria.

“Sará perché è economica nella fase costitutiva – è richiesto un capitale minimo di 1 euro e massimo di 9.999,99 euro -, sarà perché garantisce un’autonomia patrimoniale perfetta, ossia i soci non rischiano con i propri beni personali ma è la società a rispondere di eventuali debiti, sarà perché si risparmia notevolmente sulle spese di costituzione, iscrizione al registro delle imprese, diritti di segreteria e imposto di bollo (con circa 400 euro si assolvono tutti gli oneri), sta di fatto che questo nuovo modello societario, introdotto dal Decreto Ministeriale 23 giugno 2012 n. 138, sta prendendo sempre più campo in Liguria con un sensibile aumento anche in termini di posti di lavoro. I numeri sono ancora piccoli, senza dubbio, ma servono per capire che sta cambiando l’approccio di ingresso nel mercato del lavoro, privilegiando l’autoimprenditorialità a basso rischio”.

Le nuove iscrizioni di Srl semplificate nel 2014 sono state 540 (quasi il doppio rispetto al 2013), un terzo delle Srl complessivamente nate: questa formula piace particolarmente a giovani e donne che  intendono avviare un’attività in proprio (oltre il 25%).  A due anni dalla nascita della formula semplificata, che ha inglobato le Srl a capitale ridotto, le nuove società iscritte nel Registro delle imprese sono 857, di cui oltre il 60% attive, ben 526 in più rispetto al 2013. 

A due anni dalla nascita, 6 imprese su 10 riescono a sopravvivere (dato calcolato sulle imprese attive a febbraio 2015 e leggermente superiore al dato nazionale, 54,5%). Non è un risultato particolarmente positivo e suscita qualche riflessione: da un lato si può supporre che parte di queste imprese si “evolvano” in società più strutturate e questo si potrà verificare nel tempo, ma anche che la “facilità” di accesso a questo tipo di imprenditorialità a volte può indurre a sottovalutare i rischi che la gestione di un’impresa, per quanto piccola, comporti e a lanciarsi in questa nuova avventura senza un’adeguata formazione. A questo proposito le Camere di Commercio da sempre sostengono la cultura imprenditoriale, rivolgendosi soprattutto ai giovani, promuovendo “l’educazione” al lavoro indipendente attraverso progetti inseriti nel percorso scolastico,  favorendo la continuità del flusso di risorse attraverso il sostegno alla garanzia, principale strumento per favorire l’accesso al credito, e attraverso la rete di Sportelli Imprenditorialità Giovanile per il sostegno alla creazione di nuove imprese. 

Tra le province liguri Genova registra il tasso di sopravvivenza più alto (68,5%) seguita da Savona (65,8%) e dalla Spezia (52,3%); le imprese della provincia di Imperia pare abbiano più difficoltà a restare attive, solo 2 su 10.  

 

I settori più gettonati sono le costruzioni, che rappresentano il 19% delle Srl semplificate, seguite dal commercio (15%) e dalle attività turistiche (10%).  Sul fronte dell’occupazione, le nuove Srl stanno dando un forte contributo: nel 2014 gli addetti sono aumentati di oltre 600 unità rispetto al 2013, concentrandosi nella fascia tra 2 e 5 addetti e superando la quota di mille unità. 

DATI PROVINCIALI 

La provincia di Genova conta circa la metà delle imprese registrate in Liguria (411), di cui il 17% concentrate nel commercio, il 14% nelle costruzioni e il 9% nelle attività turistiche: rispetto al 2013 sono 256 in più. Segue la provincia della Spezia, con 248 Srl semplificate, 155 in più rispetto al 2013: nell’estremo levante la più alta concentrazione si registra nel settore edile (28%), seguito dal commercio (14%).

In provincia di Savona la nuova formula semplificata ha favorito la nascita di 113 imprese (erano 54 nel 2013), di cui quasi il 20% assorbito dalle costruzioni, e a ruota dal commercio e dalle attività turistiche, entrambe al 12%. Infine nell’estremo ponente si sono registrate 85 imprese, 56 in più rispetto al 2013: anche qui le costruzioni e il commercio sono i settori più gettonati, rispettivamente il 19% e il 13% sul totale delle Srl semplificate.  

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