Ucina, riforma anti scissione. Assagenti, convegno “Genova hub internazionale per il grande yakting”
Il presidente Carla Demaria ha avviato la riforma dello statuto di Ucina Confindustria Nautica. L’obiettivo è quello di tenere unita l’associazione rispondendo alle esigenze di ogni genere di azienda del settore. L’emorragia di associati (dieci imprese se ne sono andate seguendo Azimut, Ferretti e Baglietto) va fermata per il bene comune di tutto il settore e sembra che nei progetti di Demaria (alla luce della formula scelta per la riforma dello statuto che ha anticipato ieri) ci sia l’intenzione di ricompattare la categoria in tempi brevi.
Il lavoro sulla riforma è stato affidato dal consiglio direttivo e a una commissione che presenterà il documento all’assemblea in programma a maggio a Milano.
“Con questa riforma – ha spiegato Demaria – la mission di Ucina di rappresentare, difendere e promuovere tutta la filiera della nautica italiana in Italia e all’estero avrà uno strumento proattivo che potrà raccogliere le esigenze di tutti, i cantieri di grande e piccola nautica, la vela, la componentistica e i servizi. Dico questo nella convinzione che esistano comunque esigenze orizzontali che il nuovo Statuto avrà la capacità di interpretare e rendere sinergiche, ampliando per tutti sia la partecipazione decisionale che la democrazia. Il percorso che Ucina ha deciso è quello di innovare, riorganizzare e semplificare, costruendo un nuovo modello associativo, fortemente inclusivo, per essere la casa di tutti. Ucina essendo l’unica confederazione nautica iscritta in Confindustria da oltre 50 anni, ne ha la responsabilità.”
I punti su cui si articolerà la riforma sono:
la divisione dell’attività associativa in sette settori merceologici: unità a motore sotto i 24 m ; unità a motore oltre i 24 m ; unità a vela; unità pneumatiche; motori; accessori; servizi e porti.
I comparti così costituiti daranno vita ad assemblee di settore che individueranno in autonomia obiettivi e progetti utili al singolo comparto e i sette presidenti di settore;
l’istituzione di un consiglio di presidenza di cui faranno parte oltre al presidente e ai vice presidenti dell’associazione, i presidenti delle assemblee di settore;
l’istituzione di una advisory board, organo consultivo con componenti interne ed esterne provenienti dal mondo accademico e dalle professioni di supporto allo sviluppo dei progetti strategici;
l’istituzione di un consiglio generale, organo allargato di garanzia composto sempre da rappresentanti delle assemblee di settore corrispondenti all’attuale consiglio direttivo.
A completamento dei lavori sono state ratificate le nomine in consiglio direttivo di nuovi delegati. Fiart Mare sarà rappresentata da Giulio Grimaldi, Motonautica Fratelli Ranieri Srl da Salvatore Ranieri e Gianneschi Pumps and Blowers da Luigi Gianneschi. Assume la carica di vice presidente il consigliere Maurizio Balducci, co-fondatore di Overmarine, cantiere della tradizione viareggina nel comparto dei maxi yacht con i suoi storici marchi Mangusta e FB.
Intanto, la vocazione di Genova capitale anche della grande nautica (come è stata per decenni grazie al Salone Nautico) viene confermata anche da un convegno organizzato da Assagenti. Di “Genova hub internazionale per il grande yackting” si parlerà lunedì mattina nella sala delle Grida del Palazzo della Borsa.
“È noto che ogni yacht di grandi dimensioni ogni anno lascia sulla sua scia un indotto di spesa pari al 10% del suo valore – spiegano gli organizzatori -. Quale porzione di tale valore di indotto Genova riesce oggi a cogliere e quale ulteriore potrebbe intercettarne nel prossimo futuro, grazie allo sviluppo di iniziative logistiche e infrastrutturali del territorio e dei servizi legati alla nautica oggi in essere, sarà oggetto di discussione durante il convegno che si terrà a partire dalle 9,30”.
Lorenzo Pollicardo, consulente Federagenti Yacht approfondirà i cinque elementi di forza di Genova come hub internazionale della grande nautica di cui si discuterà nella tavola rotonda moderata dal presidente Assagenti, Gian Enzo Duci, con alcuni dei rappresentanti più importanti del settore: Alberto Amico (Amico & Co.), Fabio Pesto (Marina Molo Vecchio), Niccolò Reggio, (Yacht Club Italiano), Tommaso Nastasi (Deloitte), Emanuele Piazza (Assessore Sviluppo Economico Comune di Genova) e Paolo Moretti (Rina Service). Concluderà l’incontro Luigi Merlo, presidente dell’Autorità Portuale di Genova.
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