Cronaca 

Schiamazzi in via della Maddalena, interviene la Polizia locale. Denunciato uomo col coltello

È successo poco prima della mezzanotte all’angolo con via ai Quattro Canti di San Francesco, dove i cittadini segnalano spesso assembramenti di persone che fanno baccano

La Polizia locale è intervenuta e ha fermato un uomo, italiano, portato nella sede di piazza Ortiz per l’identificazione. È stato perquisito e gli è stato trovato addosso un coltello “butterfly”. È stato denunciato per possesso di arma da taglio.

Il coltello butterfly (“a farfalla”), o balisong, deriva da un antico coltello di origine franco-genovese.

Viene chiamato così per la particolarità del manico, che viene aperto in due parti longitudinalmente, per scoprire la lama. È doppiamente pericoloso perché, oltre ai soliti attacchi eseguibili con qualsiasi lama, è possibile utilizzare il coltello chiuso come un kubotan. Il termine kubotan deriva dalla fusione di “kubota” e “baton”, ed è un marchio registrato da Soke Kubota, che lo sviluppò inizialmente come strumento in dotazione alle forze di polizia per trattenere i sospetti senza provocare lesioni permanenti. La sua popolarità ebbe inizio nella metà degli anni ’70 quando Soke Kubota lo introdusse nel dipartimento di polizia di Los Angeles ed iniziò ad insegnarne l’utilizzo alle donne poliziotto. Era usato costringere i sospettati che non volevano collaborare tramite l’uso di leve dolorose e punti di pressione.

I bersagli principali che vengono colpiti sono le zone sensibili del corpo come quelle ove le ossa sono più sporgenti, dove passano grossi fasci muscolari o dove passano i nervi e le parti molli come le nocche, gli avambracci, il naso, gli stinchi, lo stomaco, il plesso solare, la colonna vertebrale, le costole, la gola, il collo, gli occhi. Grazie alle sue dimensioni, il kubotan stretto nel pugno sporge sia al di sopra che al di sotto di esso e può essere usato dunque per colpi a martello e per stoccate, in ogni caso per agire su piccole aree del corpo dell’aggredito al fine di causare molto dolore, ma senza provocare lesioni gravi e/o permanenti. Inoltre rende il pugno stesso più solido per colpire le parti più vulnerabili del corpo dell’aggressore e rendere più efficaci le leve su polsi, dita e giunture.

In copertina: foto di repertorio

Related posts

%d