“Inciampo migranti”, fuoco di fila in Consiglio comunale, Rosso risponde solo: «Non ho dato alcuna comunicazione in merito all’accreditamento»

L’assessora ai Servizi Sociali, rispondendo in Sala Rossa in merito al caso della proprietà del terreno in Valpolcevera in capo della sua collaboratrice (che si è dimessa martedì scorso), si è limitata a pronunciare quella frase e a ripetere le specifiche del bando ancora aperto per trovare spazi dedicati ai minori accompagnati


«Personalmente non ho dato alcuna comunicazione merito all’accreditamento» è l’unica frase pronunciata in risposta all’interrogazione del Pd dall’assessora ai Servizi Sociali Lorenza Rosso, da una settimana nella bufera a seguito dell’accertamento della proprietà dell’area della Valpolcevera (che una cooperativa ha attrezzato, in attesa di accreditamento, per l’accoglienza dei minori non accompagnati) in capo a Valentina Militerno, la collaboratrice della stessa assessora appena assunta dal comune a tempo determinato e che si è dimessa martedì scorso.
Il terreno è stato dato in affitto dalla proprietà alla cooperativa Misecoop per 6 anni e per 2.800 euro l’anno.
Nel corso della passata riunione del Consiglio Comunale, il sindaco Marco Bucci ha definito quanto successo “un inciampo». L’opposizione parlano, invece, di “scandalo».

Rosso non ha di fatto risposto all’interrogazione di Filippo Bruzzone della lista Rosso-Verde che chiedeva i programmi del Comune per l’accoglienza dei minori non accompagnati, ripetendo anche in questo caso i termini del bando per l’accoglienza.
Pd e lista Rossoverde hanno rilanciato la richiesta di dimissioni di Lorenza Rosso.
Diverse interrogazioni a risposta immediata sono state presentate da Rita Bruzzone e Donatella Alfondo (Pd) per chiedere chiarimenti all’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino che aveva dichiarato di sapere della proprietà dell’area. Entrambe hanno sottolineato che Misecoop è una cooperativa con soli 4 dipendenti, con attività mirata all’assistenza di anziani e disabili a domicilio e con un bilancio annuale da 16mila euro e si sono chieste come abbia potuto affrontare l’investimento dell’allestimento dei container, già presenti nell’area.
Alfonso ha anche chiesto di quale cooperativa sia stato capo del personale Gambino Bruzzone, circostanza che risulta dal suo curriculum, presente sul sito interbet del Comune. A proposito di quest’ultima cosa, l’assessore alla Sicurezza ha precisato che la cooperativa presso cui, anni fa, ha prestato servizio ha sede a Udine, città dove ha abitato alcuni anni.
In merito all’amicizia con Francesco Fracchiolla, socio della Cooperativa, di cui Alfonso e Bruzzone hanno chiesto chiarimenti, Gambino ha rivendicato l’amicizia basata su «reciproca stima» e nata ai tempi del crollo del Ponte Morandi, quando Gambino era consigliere delegato alla protezione Civile e la Misericordia che Fracchiolla presiede ha collaborato ai soccorsi e alle successive fasi. Ha anche confermato di essere stato informato che Misecoop avrebbe chiesto l’accreditamento e di aver consigliato allo stesso Fracchiolla di capire se la cooperativa avesse i requisiti che lui nemmeno conosceva. «Sapevo di chi fosse l’area, ma non me ne sono preoccupato perché mi è stato detto che l’area era stata concessa in comodato d’uso gratuito». Soltanto in questi giorni, l’assessore avrebbe appreso dalla stampa che la concessione non era, invece, a titolo gratuito.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.