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Scuola elementare Perasso ancora a orario ridotto: manca il personale di sostegno

Lo spiega una circolare dell’Istituto comprensivo San Martino Borgoratti datata 2 ottobre. Al momento le famiglie non hanno riscontro della soluzione del problema almeno dal prossimo lunedì

I genitori della scuola stanno effettuando una mail bombing ai media per informare di quello che sta accadendo agli alunni dellala scuola Elementare Perasso dell’Istituto Comprensivo San Martino-Borgoratti.

«Ad ormai 21 giorni dall’inizio dell’anno scolastico gli alunni delle classi elementari si ritrovano ancora a frequentare la scuola con orario ridotto 8:15 /14:00 – scrivono i genitori -. Come, per altro in una circolare, la motivazione parrebbe essere, alla data del 2 ottobre, la carenza del personale docente, ed in particolare quello dedicato al sostegno. Questa situazione che persiste tutt’ora, arreca un danno incredibile ai bambini con disabilità ed alle loro famiglie, oltre che a tutti gli alunni frequentanti il plesso. Teniamo a sottolineare, ovviamente, che la scuola non può e non viene considerata assolutamente come una sorta di parcheggio, ma il diritto allo studio è sancito dalla Costituzione Italiana e tale diritto deve essere garantito ad ogni singolo alunno. In questa particolare circostanza, invece, sembrerebbero esistere scuole di serie A e di serie B, essendo tutti noi perfettamente al corrente che diversi Istituti, tra l’altro non molto lontani dalla scuola dei nostri figli, abbiano già ottenuto l’orario completo fin dalla data di lunedì 24 settembre».

«Ad oggi non è ancora pervenuta nessuna comunicazione da parte della scuola in merito ad un eventuale inizio dell’orario prolungato, nemmeno a far data da lunedì 9 ottobre – aggiungono i genitori -. Senza contare che la mancanza di informazioni è aggravata anche dal fatto che il numero telefonico corrispondente all’Ufficio Scolastico preposto risulterebbe staccato mentre al numero telefonico corrispondente all’URP non risponde nessuno da giorni. Chiediamo, pertanto, di poter ottenere un chiarimento da parte della scuola nel comunicare le effettive e reali motivazioni di questo ritardo e nel sopperire, nei tempi più rapidi possibili, a questa incresciosa situazione, che, secondo quanto ci è stato reso noto, persisterebbe almeno dal 2018, con ritardi ripetuti ogni anno in merito all’inizio dell’orario completo, con svariate motivazioni sempre diverse».

In copertina: foto di repertorio

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