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«Bill Gates compra Villa San Giorgio a Portofino». Ma era una bufala

Al momento, però, il piano regolatore consente solo l’uso residenziale. Lo fa sapere il sindaco Matteo Viacava: «Siamo contenti che una persona così importante abbia dimostrato interesse per Portofino. Ma le regole sono regole e vanno rispettate da tutti»

L’acquisto dalla proprietà (un assicuratore genovese che lo aveva messo in vendita attraverso un’agenzia immobiliare di lusso), sarebbe avvenuta attraverso la società Four Seasons che a sua volta Bill Gates aveva comperato qualche anni fa da un principe saudita per la bella somma di 2,2 miliardi di dollari. Il costo della villa sarebbe, secondo alcuni giornali nazionali che hanno riportatola notizia, di circa 50 o 60 milioni di dollari. Attualmente il 1.200 metri quadrati sono divisi in 12 appartamenti con accesso alla spiaggia privata garantito da un ascensore interno.

Aggiornamento

Tutto questo, con la pubblicazione della (falsa) notizia su media nazionali e internazionali, fino alla decisa mentita delle società di Bill Gates e dello stesso magnate.

L’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano spiega in una nota che la «società Cascade con sede a Kirkland (Washington) che cura gli investimenti personali di Mr. Bill Gates e la compagnia alberghiera Four Seasons con sede a Toronto (Canada), controllata dalla predetta società Cascade, hanno delegato il legale rappresentante dell’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano a smentire ogni coinvolgimento della società Cascade, della compagnia alberghiera Four Seasons e direttamente Mr. Bill Gates nell’acquisto dell’immobile denominato Castello di San Giorgio e ubicato nel territorio del comune di Portofino».

«A nome dei succitati soggetti e con il benestare dei medesimi, si provvede a diffidare pubblicamente chiunque intenda continuare a diffondere o contribuire a divulgare notizie infondate che potrebbero celare anche tentativi di speculazione a beneficio di soggetti terzi» si legge, ancora nella nota dell’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano, la quale ricorda anche che «In caso di vendita di un immobile di interesse artistico e storico sottoposto a vincolo sussiste il diritto di prelazione esercitabile dalle Regioni e dallo Stato Italiano».

L’edificio originario risale al XII secolo, ma è stato ampliato nel corso degli anni. La struttura è costituita da un corpo centrale e torri angolari risalenti al XVII secolo. Confina a monte con la proprietà della famiglia Carnavon.

Nel periodo in cui fu di proprietà di Francesco I Gonzaga fu arricchito di opere d’arte, tra cui degli affreschi di Andrea Mantegna.

Foto Catalogo Generale dei Beni Culturali

Ai tempi della seconda guerra mondiale apparteneva alla baronessa Jeannie Watt Mumm, moglie del barone Mumm, quello dello champagne. La donna, nella notte tra il 23 e 24 aprile 1945, affrontò il tenente tedesco che aveva ricevuto l’ordine di far saltare Portofino e l’intera penisola e lo convinse a non passare alle vie di fatto.

L’edificio fu poi acquistato dall’armatore Ernesto Fassio negli anni ’50 e intestato alla società San Giorgio. Fassio riuscì ad acquistare alcuni appezzamenti di terreno e a realizzare uno splendido parco con giardino d’inverno.

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