Il Pd: «Nessuna regia di Regione e Comune sul traffico ferroviario. Sarà un autunno senza treni e con gravi disagi alla mobilità»


Il Partito Democratico: «Un documento contenente i dettagli di un piano lavori che prevede l’ulteriore ridimensionamento della stazione di Brignole, sede di cantierizzazione, che resterà così con solo nove binari a disposizione per il transito e per la manovra di tutti quei treni che da Genova transitano o hanno origine»

«Genovesi oramai apprendono del loro futuro attraverso gli articoli di giornale. Bucci e Toti hanno dimenticato di informarli che da domani, Genova e la Liguria, resteranno per due lunghi mesi con il trasporto ferroviario congestionato dai cantieri del terzo valico e del potenziamento del nodo – scrive, in una nota, il Pd di Genova -. Tuttavia, se per il sindaco Bucci i genovesi sanno come andare a lavorare, a smentirlo questa volta, nero su bianco, è la documentazione avanzata da Rfi, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria, nell’ultimo tavolo tecnico con Trenitalia, Regione Liguria ed alcuni comitati dei pendolari. Un documento contenente i dettagli di un piano lavori che prevede l’ulteriore ridimensionamento della stazione di Brignole, sede di cantierizzazione, che resterà così con solo nove binari a disposizione per il transito e per la manovra di tutti quei treni che da Genova transitano o hanno origine».

«E, se è vero che questo potenziamento della rete ferroviaria è indispensabile per il futuro della nostra città, del porto e della Liguria, è altrettanto vero che tutti questi lavori avrebbero dovuto essere oggetto di una più complessiva programmazione e di una attenta regia da parte della Regione e del Comune – prosegue la nota del Pd -. Questo perché, la realizzazione del terzo valico e del potenziamento del nodo ferroviario sono lavori già in programmazione ed in esecuzione da anni e non il risultato di un’imprevista necessità. Tuttavia, senza alcuna logica, questi hanno finito drammaticamente per collidere con quelli più recenti, e meno urgenti, relativi al “potenziamento” della linea metropolitana genovese. Un prolungamento di poche centinaia di metri, dalla stazione di Brignole fino a piazza Martinez, fortemente voluto, ma non gestito a dovere dal sindaco Bucci. Viene da chiedersi come mai il Sindaco e il presidente Toti, ambasciatori dei grandi eventi e dei grandi progetti, non siano stati capaci di prevedere le ripercussioni provocate da tutti questi cantieri, in contemporanea, sulla mobilità ferroviaria, la prima scelta dei genovesi per gli spostamenti casa-lavoro. Poiché l’attuale situazione della rete autostradale non può compensare la riduzione del servizio ferroviario, per non trasformare la mobilità genovese in un inferno dantesco, chiediamo urgentemente al sindaco Bucci e al presidente Toti di aprire subito un tavolo di confronto con le opposizioni, i comitati dei pendolari e i sindaci dei comuni dell’area metropolitana genovese, per dare una seria priorità ai cantieri ferroviari e della metropolitana che, evidente, non possono coesistere ed essere gestiti simultaneamente sul bacino ferroviario di Genova Brignole».
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