Valpolcevera, profanata la tomba di un uomo morto nel 1925. Ossa e teschio trovati per terra


La bara è stata trascinata fuori dal loculo e devastata. Sono stati trovati un teschio, la mascella e altre ossa. Sulla profanazione l’ombra di satanismo e messe nere, ma si potrebbe anche trattare di uno stupido gioco tra ragazzini

È successo nel cimitero di Cremeno dove a trovare il loculo aperto e la bara fatta a pezzi sono stati gli uomini dei servizi cimiteriali, che hanno chiamato la Polizia locale. La Pl ha chiesto l’ausilio della Polizia Scientifica per i rilievi che potranno essere utili a identificare i responsabili della profanazione.


Nella bara era sepolto un uomo morto nel 1925.
Il cimitero di Cremeno, nel quartiere di Bolzaneto, è dismesso (cioè non si consentono nuove sepolture) ed è aperto alle famiglie solo la domenica dalle 8 alle 13:00.
Nel 2008 furono 23 tombe profanate e danneggiate. Anche in quel caso uno scheletro era stato tirato fuori dalla bara. Il commissariato di Cornigliano, che aveva indagato sul caso, aveva escluso si trattasse di satanismo.
Il camposanto è comunale. Essendo un cimitero dismesso, non è consentito effettuare attività ordinaria. Non sono possibili inumazioni in terra o costruzioni di nuove tombe. Non ci sono sepolture in vendita da parte del Comune, magari dopo la dismissione da parte dei primi proprietari (succede, ad esempio, a Staglieno). L’unica cosa che si può fare a Cremeno sono le inumazioni supplementari, cioè è possibile inserire feretri, resti o urne cinerarie in tombe di famiglia di proprietà. Ma almeno per gli ultimi vent’anni (ma forse anche da più tempo) nessuno ha mai fatto richiesta per una simile pratica.
Essendo passati molti anni dalla morte degli ultimi defunti ospitati, poche sono anche le visite, perché molte famiglie si sono estinte o trasferite (in qualche caso portando con sé anche i feretri, da inumare in un cimitero più vicino alle nuove residenze). Altre famiglie, dopo diverse generazioni, hanno perso la memoria delle sepolture dei loro avi e della collocazione delle loro sepolture. Parlando di una persona inumata nel 1925, si parla di un uomo nato sicuramente nell’Ottocento e morto quasi 100 anni fa. Nel cimitero di Cremeno pochi sono i fiori portati con costanza e le tombe sono spesso senza manutenzione e ripulitura da anni e anni.
All’epoca le persone venivano collocate in bare di legno dentro a casse di piombo (nella foto di vedono sia l’una sia l’altra). Prima di inserire la cassa di piombo in quella di legno veniva depositato uno strato di torba che assorbisse i liquidi della putrefazione. I loculi venivano, come oggi, chiusi con due “livelli”: quello esterno (la lastra di marmo, con iscrizioni e a volte bassorilievi) e quello interno: mattoni o lastre di piombo. Il piombo, riconosciuto come inquinante, oggi non si può più usare.
All’epoca, contrariamente a quanto accade oggi, i defunti venivano ancora sepolti con i loro gioielli: fedi nuziali, anelli con la pietra, catene con la croce nel caso degli uomini, fedi, orecchini, anelli e collane nel caso delle donne. Alcuni inserivano nella cassa del defunto anche preziosi rosari. Molti defunti delle classi più agiate avevano anche denti d’oro. In passato i predoni di tombe, anche a Staglieno, hanno aperto le sepolture per cercare questi oggetti. Non è, quindi, da scartare anche l’ipotesi della profanazione a scopo di furto.
Sono, però, aperte tutte le ipotesi, dalla più classica “prova di coraggio” tra ragazzini alle pratiche di neosatanisti. Anche di quelle, in passato, si è avuta traccia nei cimiteri genovesi.
Si apre ora la partita della ricerca della famiglia del defunto, attività che potrebbe non dare risultati immediati. Il Comune ha, per ogni cimitero, il registro cartaceo dei defunti in cui sta scritto anche chi ha ordinato e pagato la sepoltura, chi ha comperato il loculo, che all’epoca era perpetuo. Da lì parte la ricerca degli eredi. Ma, come detto, non è detto che ce ne siano di viventi o rintracciabili.
Certo che quanto è accaduto è decisamente un brutto segnale, qualsiasi sia causa che ha spinto la mano dei profanatori. Sarà anche necessario capire se all’interno del cimitero altre tombe siano state profanate nel recente passato.

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