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Via Terpi, la collina si muove. Evacuate 42 persone. Sono 12 (tra cui un minore e due anziani) quelle sistemate in hotel dal Comune

Il civico evacuato è il 20A. A segnalare l’anomalia sono stati i sensori installati dall’azienda che sta effettuando i lavori di consolidamento delle fondamenta. In questi giorni erano in atto gli scavi per la palificazione

L’evacuazione è cominciata alle 19:00 di questa sera. A deciderla, alla luce della segnalazione dei sensori e di successive verifiche, sono stati i Vigili del fuoco, sul posto con la Polizia locale, i tecnici dell’Incolumità pubblica, il vicesindaco Pietro Piciocchi, l’assessore alla Protezione Civile Sergio Gambino.

La maggior parte degli evacuati (18 nuclei familiari) ha trovato sistemazione presso parenti e amici, ma 6 nuclei non avevano nessuno che potesse ospitarli e, spiega l’assessore Gambino, sono stati collocati in due diversi alberghi dal Comune. È stata allertata anche Amt per il trasporto verso gli alberghi.

È lo stesso Gambino a spiegare che l’edificio era monitorato da decenni e che nel corso del tempo anche l’Università ha installato dei sensori. Proprio per questo, l’assemblea di condominio aveva deliberato i lavori di messa in sicurezza attraverso la palificazione che sono, attualmente, in atto. A dare l’allarme è stato proprio il responsabile del cantiere.

Al momento, spiega ancora l’assessore, non è possibile stabilire quanto i residenti dovranno rimanere fuori dai loro appartamenti. I lavori di consolidamento dovrebbero durare ancora un mese ed è possibile che gli abitanti possano rientrare solo al termine.

Al momento, il Comune esclude ogni relazione con i lavori dello scolmatore, ma anche su questo sono in corso accertamenti in modo da escludere con certezza l’eventualità.

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