A 9 anni dallo sgombero, stabile ancora abbandonato. I centri sociali rioccupano l’ex Buridda

In via Bertani i cartelli: «Meglio occupato che abbandonato” e una colonna infame: «A eterno disprezzo delle istituzioni decadenti che tentarono inutilmente di reprimerne la vitalità, davanti alle rovine di questo edificio parimenti decadente, non più animato da socialità disinteressata né dissenso politico, nel nono anniversario dell’infame sgombero il collettivo del Laboratorio Sociale Occupato Autogestito Buridda pose»


Era l’alba del 4 giugno 2014 quando le forze dell’ordine arrivarono a sgomberare, dopo 11 anni di attività, il centro sociale Buridda di via Bertani, a Castelletto. La decisione dello sgombero era stata presa la sera precedente dal Comitato per l’ordine e la sicurezza e il Comune (all’epoca era sindaco Marco Doria) disse di non essere stato avvertito. Era stata Marta Vincenzi, un paio di anni prima, a presentare denuncia per l’occupazione, chiedendo lo sgombero. Nel frattempo, non avendo trovato una ricollocazione per il centro sociale, la giunta della sindaca aveva chiesto alla Questura di pazientare. La giunta Doria aveva lavorato per la ricollocazione, concedendo l’ex mercato del pesce (quello che ora sta diventando un supermercato), ma gli attivisti chiedevano spazi più grandi. A un certo punto, decise la Questura, passando allo sgombero senza preavviso, nemmeno all’Amministrazione comunale.


Dal 6 giugno 2014 lo stabile è abbandonato. Gli antagonisti si erano trasferiti all’ex Magistero di corso Monte Grappa e nei locali di via Bertani doveva nascere uno studentato,
Un progetto che era stato già sviluppato per lo stabile di via Bertani e che ne aveva motivato lo sgombero dagli stessi antagonisti del Buridda che oggi occupano l’ex Magistero. Nei fatti, però, di quel progetto non si fece più nulla, e oggi l’edificio è abbandonato al degrado dal 2014.



Il Comune tentò di vendere lo stabile, ma tre aste andarono deserte. Negli ultimi mesi dell’amministrazione Doria stato annunciato un progetto di Cassa Depositi e Prestiti per uno studentato, ma non se ne è più fatto nulla e nello stabile, un buco nero in pieno centro cittadino, il degrado è andato avanti.
Questo il comunicato pubblicato oggi dal centro sociale Buridda sulla propria pagina Facebook.

Su uno dei pilastri della cancellata è stata anche apposta una “colonna infame”.


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