Al teatro del carcere la mostra di Keith Haring. Sui muri esterni di Marassi un murale di 12 metri per 6

Oggi alle 18 l’inaugurazione della mostra su Keith Haring al Teatro dell’Arca presso la casa circondariale. Si tratta di un evento davvero speciale, unico caso di un’esposizione di opere di uno dei maggiori artisti della corrente neopop tra i più famosi e celebrati della sua generazione all’interno di un teatro collocato in un carcere. Il murales è in corso di realizzazione sul muro di cinta prospiciente l’ingresso del teatro dell’Arca, eseguito dai detenuti stessi coordinati da insegnanti e studenti dell’Accademia Ligustica di Belle Arti


Keith Allen Haring (Reading, 4 maggio 1958 – New York, 16 febbraio 1990) è stato un pittore e writer, uno dei maggiori esponenti della corrente neo-pop, tra i più famosi e celebrati della sua generazione. Si può dire che Haring abbia preso spunto dai Graffiti Writing solo per quanto riguarda il medium (la strada, le stazioni del metro) e non per quanto riguarda lo stile o il metodo, riuscendo a raggiungere così un pubblico ampio e generalista.


Le influenze stilistiche gli derivano dai fumetti e da motivi tribali così spesso replicati da diventare ideogrammi composti con gusto tipografico a illustrare idee e concetti. Haring infatti non mescola i pigmenti e non utilizza sfumature, preferisce le tinte piatte molto sature, i colori primari e una certa parsimonia nella scelta della tavolozza impiegando al massimo due o tre colori.




Il progetto consiste nella realizzazione di più interventi distinti, che dialogano tra loro.
Il fill rouge è l’arte e la cultura che entrano in luoghi alternativi dando vita a sinergie inconsuete ma ricche di significato.
In concomitanza con la programmazione teatrale, dal 20 al 29 maggio 2023, verrà allestita una mostra con 15 opere originali di Keith Haring, aperta al pubblico la mattina per le scuole dalle 9:00 alle 12:00 e la sera dalle 17:00 alle 20: 00 per il pubblico generico.
Le opere saranno appese alle pareti della sala e posizionate sul palcoscenico del Teatro dell’Arca
Alcuni detenuti avranno il ruolo di “guida” per l’intera durata della mostra, raccontando a classi e visitatori il progetto, la vita dell’artista e le sue opere.
Il 23 maggio dalle ore 18:00 alle ore 20:00 verrà organizzata una conferenza dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti sul tema: “Progettazione di edifici carcerari innovativi”, aperta a studenti e pubblico.
Il progetto, inserito nell’ambito della rassegna Voci dall’Arca 2022 -2023 patrocinata da Comune di Genova e Regione Liguria, è stato realizzato grazie al contributo della Compagnia di San Paolo. L’iniziativa è curata da Elv – Culture of Innovation e Teatro Necessario Onlus.
Il murale
Copia di Copia di Keith Haring – Teatro dell’Arca di Genova
All’esterno del Teatro, durante l’esposizione delle opere verrà realizzato, in una sorta di working progress, un grande murales di circa 12 metri per 6 di altezza, che rappresenterà una rivisitazione di una delle opere di Haring esposte in sala.
Il murales verrà realizzato da alcuni detenuti coordinati da studenti e docenti dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova.
All’ingresso della mostra verrà esposta anche un’opera dal titolo “L’albero della vita” sempre ispirato all’arte di Keith Haring, realizzata dai detenuti del laboratorio “Artiviamoci” del carcere di Alessandria.
Copia di Copia di Keith Haring – Teatro dell’Arca di Genova
In concomintanza con l’allestimento della mostra verranno realizzati gadgets e magliette in cotone bio e tote bag stampate artigianalmente direttamente nel laboratorio di serigrafia della sezione di Alta Sicurezza (Bottega Solidale) all’interno della Casa circondariale Marassi.
Una linea inedita e originale con le immagini iconiche dell’artista che il pubblico potrà acquistare.
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