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Pendolari Novesi: «Attestamento dei treni RV a Principe: zero proposte, zero soluzioni e disagio prolungato fino al 2026»

L’associazione spiega che anche all’ultima riunione con Regione e Trenitalia non è stata trovata una soluzione per i tanti pendolari che dovrebbero arrivare a Brignole per prendere delle coincidenze per il levante. Il presidente: «così come nelle altre occasioni, non era presente all’incontro l’assessore Augusto Sartori. Ne dobbiamo trarre sconfortati la conclusione che non vi sia interesse da parte dell’Assessore verso questa così grave problematica per gli utenti?»

«Il 3 aprile scorso si è tenuta l’ultima riunione per il tavolo dedicato al noto problema con Regione Liguria, RFI, Trenitalia, Comune di Ronco Scrivia e Associazione Pendolari Novesi – spiega il presidente dell’Associazione Pendolari Novesi, Andrea E. Pernigotti -. L’esistenza di questo tavolo tecnico è dedicato, come ormai sapete fino allo sfinimento, al ben noto tema dell’attestamento dei treni regionali da e per il Piemonte alla stazione di Genova Principe. Come primo commento facciamo notare che, così come nelle altre occasioni, non era presente all’incontro l’assessore Augusto Sartori. Ne dobbiamo trarre sconfortati la conclusione che non vi sia interesse da parte dell’Assessore verso questa così grave problematica per gli utenti? A valle dell’ennesimo esito negativo del nostro ventaglio ancora più ampio di proposte che non ha trovato riscontro, e preso atto che non sembrano evidentemente esistere controsoluzioni e controproposte da parte degli addetti ai lavori e da parte dalla politica, prendiamo atto che i disagi dei pendolari, turisti e viaggiatori occasionali dureranno per almeno altri due anni abbondanti se non tre, senza tentativi di mitigazione, fino al 2026».

«Ultima beffa, fatto successo personalmente al sottoscritto, premesso che solo alcuni (pochissimi) treni RV provenienti da Torino proseguono verso Genova Brignole e in particolare lunedì 24 aprile, il treno RV 2123 in arrivo a Genova Brignole alle 12:45 (2 minuti di ritardo rispetto alla tabella oraria) sul binario 11, ha “salutato” la partenza 10 secondi prima del treno RV 3269 per La Spezia dal binario 12, stesso marciapiede, partito con puntualità spaccata al secondo – racconta Pernigotti -. Vi lascio immaginare gli improperi dei viaggiatori diretti a Levante, che vedendo sul tabellone luminoso la dicitura “La Spezia Centrale ore 12:45” e potevano osservare in distanza il treno che si allontanava».

«È veramente difficile non sentirsi presi in giro e sbeffeggiati da questo trasporto pubblico ogni giorno più carente e non all’altezza di una regione che (a sentir parlare i nostri politici) si ritiene civile e all’avanguardia – conclude il presidente dei pendolari novesi -. Dopo quattro giorni passati come APN in Svizzera a fine marzo per testare la qualità ed efficienza dei mezzi pubblici, non si può che pensare che il confronto è non solo impietoso, ma addirittura imbarazzante»

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