Cinquant’anni dalla morte del comandante Enrico e della sua squadra. Il ricordo dei Vvf


Il 6 maggio 1973, rientrando da un volo di addestramento, in volo sul mare, nel tratto compreso tra Varazze e Arenzano, incontrando un banco di nebbia, l’elicottero Augusta Bell 205 I-VFEZ precipitava in mare causando la morte delle quattro persone a bordo

- il pilota Rinaldo Enrico;
- il pilota Ugo Vignolo;
- il motorista Elio Magnanego
- il pilota civile Ugo Roda.
Questo incidente comportò la scomparsa di figure carismatiche all’interno del Nucleo Elicotteri grazie alle quali già era all’avanguardia operativa, rispetto a molti realtà operative dell’intera nazione, ad esempio, applicando già a fine degli anni ‘50, la procedura di trasporto del sommozzatore in mare, aggrappato alla scala o con il recupero dei naufraghi con l’uso del cestello.



La loro eredità fu raccolta da altre figure di elevata qualità: il Capo Nucleo Pilota Sergio D’Agostino e il capo controllo Pietro Corrado.


Da loro l’attività degli elicotteri dei Vigili del Fuoco della Liguria si ampliò con le intuizioni dei Vigili del Fuoco aerosoccorritori, ora elisoccorritori, e del soccorso integrato con una componente sanitaria composta da medico e infermiere.
Nel cinquantennale di quella tragedia, nel ricordare i caduti, alla presenza dei familiari, dei vertici dei Vigili del Fuoco della Liguria, nella persona del Direttore Regionale Ing. Claudio Manzella, e rappresentanti del Comando di Genova e di una rappresentanza dell’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco, Sabato 6 Maggio p.v., al largo di Arenzano, ci sarà una cerimonia di commemorazione con deposizione in mare di corone e benedizione da parte del Cappellano dei Vigili del Fuoco, Padre Daniele Minetti.
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