«Delfino potrebbe uccidere ancora», la Procura di Vercelli chiede l’aggravamento della pena per l’assassino della ex fidanzata


L’assassino di Antonella Multari era stato condannato a 16 anni e 8 mesi e dovrebbe finire di scontare la pena tra giugno e luglio prossimi. La Procura della città piemontese sostiene che avrebbe confidato a un compagno di cella di aver intenzione di uccidere Bruna Biggi, gemella di Luciana, sgozzata nel centro storico, a pochi passi da piazza San Bernardo, nel 2006. Per quell’omicidio Delfino era stato assolto


Un compagno di cella di Delfino ha riferito che l’uomo gli avrebbe confidato di aver intenzione di uccidere Bruna, ma facendo passare l’omicidio per un incidente.
Il legale di delfino, Riccardo Lamonaca, sostiene invece che il suo assistito mai avrebbe detto una cosa del genere.


Antonella Multari, ex fidanzata di Delfino, era stata uccisa con 44 coltellate per strada, a Sanremo, nel 2007. Anche Luciana era una ex fidanzata dell’uomo. È stata brutalmente assassinata a 36 anni nel 2006, sgozzata con almeno quattro fendenti vibrati con forza, probabilmente con un coccio di bottiglia. Subito tutti i sospetti erano ricaduti sull’ex e per lui il pm Enrico Zucca aveva chiesto 25 anni di reclusione per omicidio volontario pluriaggravato e rapina. Il medico legale che aveva eseguito l’autopsia sulla donna aveva parlato anche di un probabile tentativo di violenza sessuale dal quale lei aveva tentato di difendersi, così come aveva tentato di difendersi dai colpi inferti col coccio di bottiglia, tanto che aveva tagli sulle mani. I giudici assolsero l’inquisito per insufficienza di prove. Poco tempo dopo Delfino uccise Antonella. Alla condanna per l’omicidio si erano aggiunti due anni e mezzo di reclusione per ricettazione mentre il killer era stato assolto dall’accusa di violenza sessuale per cui era andato a processo dopo la denuncia di un ex compagno di cella.
Toccherà ora al Tribunale di sorveglianza di Massa (perché nel frattempo il detenuto è stato trasferito nel carcere della Spezia) valutare la pericolosità dell’uomo che sta per uscire dal carcere e decidere sulla richiesta della Procura di Vercelli. Se la rigetterà, Luca Delfino, a fine pensa, sarà probabilmente trasferito alla Rems di Pra’. In realtà, il tribunale di Sanremo, che lo ha condannato per l’omicidio di Antonietta Multari, aveva disposto che, scontata la pena, l’uomo avrebbe dovuto trascorrere ancora 6 anni e mezzo in un ospedale psichiatrico giudiziario, ma le strutture di questo genere, nel frattempo, sono state abolite e sostituite con le “Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza”, le Rems, appunto.
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