comune Enti Pubblici e Politica 

Ancora due giorni al Novotel per gli sfollati di via Piacenza per terminare pulizie e allestimento dell’ostello

Undici famiglie, per un totale di una ventina di persone (tra cui un neonato e due bambini) si sarebbero dovute spostare oggi, ma non hanno accettato il trasferimento all’Ostello di via Costanzi perché ritenuto ancora troppo sporco nonostante le pulizie dei giorni scorsi, con problemi alle prese elettriche e alle veneziane e male attrezzato per trascorrerci mesi

Oggi 11 famiglie sono salite alla struttura di via Costanzi e sono uscite sconsolate per la condizione dell’ostello. Dal Comune arriva la rassicurazione: «Nonostante il danno subito dalle famiglie sia imputabile solo a una questione tra privati, continueremo a supportare e aiutare le famiglie con tutti gli strumenti a disposizione della nostra amministrazione». Domani è previsto un altro incontro tra sfollati e servizi sociali, dopo ulteriori pulizie e il posizionamento del minimo di attrezzatura in cucina, anche se sono previsti pasti veicolati al mattino e alla sera. Le undici famiglie potranno, a quel punto, accettare o no la sistemazione, ma avendo rifiutato gli appartamenti offerti dal Comune a San Biagio e a Voltri, rischiano di rimanere senza alternativa.

È bene chiarire che il Comune è tenuto a fornire un riparo agli sfollati solo per 3 giorni. Tutti sono stati ospitati a spese della collettività al Novotel, hotel 4 stelle, a partire dal giorno dopo l’incendio che ha distrutto il tetto del civico 17 di via Piacenza e ha reso l’intero edificio inabitabile. Alcuni degli sfollati hanno trovato una casa provvisoria, altri (quelli coi redditi più bassi e persone le con problemi sanitari o di disabilità) sono stati sistemati dal Comune. Oggi i restanti avrebbero dovuto lasciare l’hotel 40 giorni dopo il disastroso evento. Il Comune ha offerto loro l’Ostello di via Costanzi, destinato ad altre finalità e in attesa dei lavori di recupero dopo aver ospitato i minori non accompagnati prima della “spedizione punitiva” di alcuni cittadini della zona. Proprio in quei giorni l’ostello era stato danneggiato a causa degli scontri.

Stamattina, spiegano gli sfollati, hanno trovato le cucine ancora danneggiate, alcune camere usate come rimessaggio del materiale superfluo (i letti a castello sono stati smontati per renderli letti singoli), le docce (a batteria, perché di un ostello si tratta) prive dei soffioni per l’acqua. Solo alcune camere (quelle che una volta erano degli accompagnatori) hanno un bagno privato. Il resto dei servizi è in comune.

Insomma, agli sfollati non è piaciuta la sistemazione e se ne sono andati, tornando in hotel. Il Comune sta provvedendo a sistemare i problemi (tra cui alcune prese di corrente rotte) ma non si sa quanti saranno disposti ad accettare la sistemazione dopo gli ulteriori lavori portati avanti ieri e oggi.

Già ieri il cil coordinatore provinciale del M5S Genova Stefano Giordano, il capogruppo comunale Fabio Ceraudo e il consigliere municipale Federico Giacobbe avevano rilasciato, in una nota, pesanti dichiarazioni: «Questa mattina abbiamo fatto un sopralluogo all’ex Ostello della gioventù: è qui che 24 cittadini sfollati dallo stabile di via Piacenza dovranno vivere dopo essere stati sfrattati dall’albergo che li ha ospitati fino a oggi – recita la nota di ieri dei pentastellati -. Purtroppo, l’ostello versa in condizioni inaccettabili tanto da un punto di vista igienico-sanitario, quanto da quello della sicurezza, essendo carente persino per quanto riguarda le normative dell’antincendio. Senza contare le porte non funzionanti comprese quelle delle uscite di sicurezza, l’impianto elettrico vetusto e la mancata sanificazione dei locali. Non sono nemmeno stati acquistati dei materassi nuovi: quelli che saranno dati agli sfortunati cittadini di via Piacenza sono inguardabili! Il sopralluogo la dice lunga sulla totale inadeguatezza della Giunta Bucci ad affrontare le emergenze. Chiediamo un intervento del Prefetto. Ringraziamo chi sta lavorando all’interno dello stabile: assistenti sociali, Protezione civile e lavoratori del Comune. Fanno quello che possono con i pochi strumenti messi a disposizione dalla politica comunale. Che ancora una volta si dimostra solerte con le passerelle mediatiche, ma inadeguata di fronte alle emergenze».

Risponde oggi l’assessore ai Servizi sociali Lorenza Rosso: «Sappiamo bene che l’Ostello della Gioventù, allo stato attuale, ha necessità di lavori per accogliere le famiglie: per questo avevamo già predisposto l’attivazione di interventi di manutenzione e l’acquisto di mobilio e piccoli elettrodomestici per l’uso quotidiano qualora ci fossero state delle famiglie interessate a trasferirsi dall’hotel nella struttura dichiara -. Pertanto il reportage fotografico diffuso alla stampa dal Movimento 5 Stelle ha la sola finalità di strumentalizzare, a livello politico, una drammatica situazione in cui si trovano 25 famiglie che fin dal primo giorno stiamo seguendo e supportando con ogni mezzo a disposizione dell’amministrazione per alleviare il disagio di vivere fuori dalla propria casa».

«Fino a oggi – aggiunge l’assessore Rosso – nessuno dei residenti nel civico 17 di via Piacenza ha accettato soluzioni alternative all’hotel dove attualmente sono ospitate. Abbiamo inizialmente proposto alcuni appartamenti di proprietà del Comune che non hanno incontrato il consenso delle famiglie in quanto non ammobiliati. Il Comune di Genova, nonostante il danno subito dalle famiglie sia imputabile solo a una questione tra privati, continuerà a supportare e aiutare le famiglie con tutti gli strumenti a disposizione della nostra amministrazione». 

Cosa vorrebbero gli sfollati? Case ammobiliate a prezzo calmierato di poche centinaia di euro fino a quando non potranno rientrare nelle loro abitazioni. Il Comune non dispone di case ammobiliate e non può tecnicamente comperare i mobili impegnando soldi pubblici per una vicenda disastrosa, ma che coinvolge solo privati: coloro che saranno individuati dalla magistratura come i responsabili dell’incendio e i proprietari di casa. Pare non sia legittimo per il Comune nemmeno concedere un prestito d’onore, cioè concedere una cifra in prestito per poi recuperarla a rimborsi effettuati dall’assicurazione. L’Amministrazione avrebbe esaurito il proprio compito con le tre notti di ospitalità, ma ha deciso di aiutare gli sfollati a trovare una soluzione. Il “no” agli appartamenti a Voltri e San Biagio (perché non ammobiliati o perché lontani dalla scuola e dai luoghi di lavoro dei cittadini) ha lasciato l’unica scelta dell’Ostello che, però, questa mattina, secondo gli sfollati non sarebbe stato nelle condizioni ottimali per accoglierli. Domani, dopo gli ulteriori interventi, dovranno decidere se restare o non accettare. Difficile che siano concesse altre proroghe per il soggiorno nelle camere d’hotel. Ogni camera costa alla collettività circa 100 euro a notte.

Related posts

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: