Via Piacenza, da lunedì gli sfollati dal Novotel all’Ostello. Oggi manifestazione di protesta
Le persone che, tra le oltre 90 che hanno dovuto lasciare le loro case, non hanno ancora trovato una sistemazione fino a fine lavori (che devono ancora cominciare) oggi si sono date appuntamento davanti al portone del civico 17 per protestare. All’ostello di Oregina avrebbero camere e bagni in comune e non ci sarebbe una cucina, tanto che gli sarebbero consegnati pasti veicolati

I cartelli recitano: “Non dimenticate il civico 17”, “Dalle stelle alle stalle” (l’allusione è all’hotel 4 stelle dove fino a domani saranno alloggiati a spese del Comune e alla nuova sistemazione che li aspetta da lunedì), “Vogliamo la nostra dignità”, “Non per carità, ma per giustizia”. Molti i cittadini di San Gottardo che hanno partecipato alla manifestazione. Sul posto Polizia di Stato e Carabinieri.

I cittadini chiedono che il Comune li aiuti a trovare una casa provvisoria dignitosa. È bene dire che la sistemazione garantita per regolamento dal Comune è di soli 3 giorni in caso di inabitabilità. Gli sfollati di via Piacenza che non hanno trovato autonoma sistemazione sono al Novotel, a spese del Comune, da un mese, cioè dal giorno dopo il drammatico rogo che nella notte tra il 14 e il 15 febbraio scorso ha distrutto il tetto e l’ultimo piano del palazzo, rendendo inabitabile l’intero stabile.
Gli sfollati ricordano, però, che gli sfollati del Ponte Morandi sono stati ospitati per mesi e che il Comune gli ha trovato una casa provvisoria nell’attesa dei rimborsi da parte di Aspi. In questo caso sarà l’assicurazione a pagare, ma ci vorranno mesi, se non anni. I proprietari degli appartamenti del civico 17, ex casa popolare venduta appartamento per appartamento agli occupanti, non nuotano nell’oro. Si trovano a dover pagare da soli il pallone per coprire il tetto e le impalcature per iniziare i lavori. Al Comune avevano chiesto un contributo, magari come prestito d’onore fino al rimborso assicurativo, ma non hanno ottenuto risposte. Da lunedì saranno sistemati nell’ostello di Oregina (liberato qualche mese fa dai minori non accompagnati) dove dovranno vivere, appunto, in stanze da ostello con servizi comuni e nemmeno la possibilità di cuocere qualcosa, una situazione molto difficile soprattutto per bimbi e anziani.
Alla manifestazione di oggi hanno partecipato anche i ragazzi del Centro Sociale Pinelli, oltre a parecchi cittadini del quartiere che sostengono le richieste degli sfollati.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.