Arbitro 18 anni aggredito da un dirigente durante una partita di calcio “under 14” a Oregina: 25 giorni di prognosi


Pugni e graffi da un 44enne che ha preso il giovane per il collo. L’appello del presidente Lega Nazionale dilettanti Liguria Giulio Ivaldi alle società sportive: «Spieghino alle loro organizzazioni le terribili conseguenze che gesti di violenza nei confronti degli arbitri determinano dal punto di vista sportivo, sociale e d’immagine». L’assessore regionale Ferro: «Un gesto inqualificabile reso ancora più vergognoso dal contesto in cui si è verificato: un evento sportivo giovanile, dove gli adulti dovrebbero insegnare ai ragazzi valori come il rispetto e l’educazione»

Un brutale episodio di violenza si è verificato in occasione di una partita di calcio giovanile under 14 tra Nuova Oregina e Anpi Casassa. Un arbitro di soli 18 anni è stato aggredito con pugni e calci da un dirigente della squadra di casa, un uomo di 44 anni. Le violenze subite dall’arbitro sono state tali da causargli ferite giudicate guaribili in 25 giorni, che non sono pochi.

«Un episodio di violenza nei confronti degli arbitri, nel corso di un campionato giovanile, si è purtroppo ancora una volta verificato. La LND Liguria, nuovamente, intende prendere posizione per condannare fermamente queste deprecabili azioni, fortunatamente isolate, ma che compromettono il valore sociale costruttivo del mondo del Calcio Dilettantistico, rappresentato da migliaia di dirigenti, allenatori e giocatori» recita una nota della LND.
«Il mondo arbitrale sta affrontando grandi difficoltà dal punto di vista numerico e i Dirigenti dell’AIA stanno operando con grandi sforzi per riuscire a coprire tutte le gara in programma settimanalmente in ogni parte della nostra regione – afferma il presidente LND Liguria Giulio Ivaldi -. Situazioni come queste, oltre a esser gravissime dal punto di vista fisico e morale, condizionano la volontà di ragazze e ragazzi di avvicinarsi all’arbitraggio. Desidero, pertanto, fare un nuovo appello ai presidenti di tutte le Società affinché portino a conoscenza all’interno delle loro organizzazioni le terribili conseguenze che gesti di violenza nei confronti degli arbitri determinano dal punto di vista sportivo, sociale e d’immagine. La mia massima solidarietà e vicinanza al giovane ferito, ai suoi genitori e a tutto il mondo arbitrale».
«Un gesto inqualificabile reso ancora più vergognoso dal contesto in cui si è verificato: un evento sportivo giovanile, dove gli adulti dovrebbero insegnare ai ragazzi valori come il rispetto e l’educazione – commenta l’assessore regionale allo Sport Simona Ferro -. L’operato di questa persona getta discredito su centinaia di dirigenti sportivi liguri che invece, con dedizione e altruismo, investono il loro tempo libero al servizio dei nostri ragazzi. Al giovane arbitro vanno la mia solidarietà e l’incoraggiamento a non smettere di inseguire i suoi sogni sul campo da calcio».
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