Oggi a Genova 

Operaio gravemente ferito, i lavoratori lasciano l’azienda. I sindacati: «Lavorava su una macchina che ha più di 40 anni»

L’operaio di Ansaldo Energia è stato colpito da un pezzo di una macchina utensile del peso di 200 chili. Le protezioni avevano tenuto, ma nell’urto si sono deformate, colpendo in fronte il lavoratore che stava controllando il processo produttivo. La botta in fronte gli ha fatto perdere i sensi ed è caduto all’indietro, sui gradini, fino a battere la testa sul pavimento. Domani altre due ore di sciopero

I sindacati, che hanno proclamato due ore di sciopero per protestare contro l’insufficiente sicurezza sul lavoro. Gli ispettori del Psal della Asl3 stanno attualmente indagando sulla vicenda per accertare le cause dell’incidente e valutare eventuali responsabilità.

L’azienda ha dichiarato la propria vicinanza all’operaio ferito, che ha 37 anni e ha assicurato la massima collaborazione con le autorità competenti per fare luce sulla vicenda e garantire la massima sicurezza sul lavoro.

«La sicurezza sul luogo di lavoro deve essere una priorità – fa sapere, con una nota, il deputato e vice ministro al Mit Edoardo Rixi. -. È importante rafforzare la formazione e la cultura della sicurezza sul lavoro per prevenire incidenti drammatici come quello che ha coinvolto un giovane operaio di Ansaldo Energia a Genova. In attesa che venga chiarita la dinamica dell’incidente ed eventuali responsabilità, il nostro pensiero va a lui e alla sua famiglia. Con l’augurio di una pronta guarigione».

«È inconcepibile quello che è accaduto oggi con l’incidente che ha coinvolto un lavoratore: parliamo di investimenti ma troppo poco si pone l’accento sulla sicurezza e sulla necessità di mettere risorse per sostituire macchinari, alcuni dei quali vecchi di 40 anni – spiega Andrea Capogreco, RSU Fim Cisl Liguria per Ansaldo Energia -. Domani mattina faremo altre due ore di sciopero e andremo sotto la sede della dirigenza per chiedere immediatamente un incontro con i vertici dell’azienda».

L’operaio di Ansaldo Energia colpito da un pezzo che si è staccato da una macchina utensile lavorava su una macchina della fine degli anni settanta. Lo rende noto la rsu Fiom Cgil che, in attesa di comprendere dagli organismi competenti quale sia stata la dinamica che ha portato al grave infortunio sul lavoro di oggi, sottolinea come l’operaio fosse nel posto dove doveva essere.
«In Ansaldo Energia si è sempre parlato di sicurezza, di grandi investimenti, di grandi piani di rilancio, ma alla prova dei fatti gli operai lavorano su macchine vecchie di 43 anni: nel caso in questione non c’era la telecamera, le sicurezze sulla paratia erano le più antiquate possibili tanto è vero che il pezzo che girava l’hanno fermato i lavoratori e non la procedura di emergenza – dicono alla Rsu Fiom Cgil Ansaldo Energia -. Oggi si parla molto di sicurezza sul lavoro, ma è evidente che non se ne può solo parlare, occorre mettere da parte le chiacchiere: domani ci sarà sciopero con manifestazione nei pressi della Direzione Ansaldo e nel frattempo – comunica la rsu – i lavoratori non lavoreranno più su macchine che non garantiscono l’incolumità».

La Segreteria della Fiom di Genova esprime «rabbia e dolore per l’ennesimo grave incidente accaduto questa volta in Ansaldo Energia, la più grande azienda metalmeccanica di Genova».
La Fiom ritiene che questa situazione «non possa più andare avanti e nello stringersi ai famigliari e ai colleghi dell’operaio, che oggi hanno scioperato, conferma il proprio impegno, ribadendo la necessità di una forte attività rivendicativa per la sicurezza sul lavoro».

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