Cronaca 

Sorpreso senza biglietto sul bus della linea 1, butta la controllora giù dal mezzo. Trauma cranico per la donna

È successo questo pomeriggio sul lungomare di Pegli dove il mezzo stava transitando. La verificatrice di titoli di viaggio, soccorsa in codice giallo, è stata trasportata in ospedale

Il biglietto che non c’è, la reazione violenta per evitare la multa, il volo della verificatrice di titoli di viaggio dell’Amt spintonata fuori dalle porte del bus e il suo brusco atterraggio sull’asfalto del Lungomare di Pegli mentre l’aggressore si dava alla fuga insieme a un altro uomo che era con lui sul mezzo Amt. Tutto è successo intorno alle 15:00. La donna, che ha 45 anni, è stata soccorsa dall’ambulanza della Croce Verde Praese che la ha trasportata all’ospedale Villa Scassi in codice giallo, di media gravità, a causa di un trauma cranico.

«Purtroppo, la verificatrice è stata scaraventata fuori dal bus e, cadendo, ha battuto la testa sul marciapiede; in questo momento la donna si trova al pronto soccorso dell’ ospedale Villa Scassi per gli accertamenti del suo stato di salute – dice Giuseppe Gulli, segretario regionale Uiltrasporti Liguria -. La Uiltrasporti chiede con forza nuovi percorsi a tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori a bordo dei bus. Gli operatori sono sotto stress a causa dei frequenti episodi di aggressione che avvengono nel corso del servizio. Insieme all’amministrazione comunale e all’azienda Amt si vuole giungere a un percorso comune. Le richieste avanzate dal sindacato e al vaglio di Comune e azienda riguardano un coordinamento tra le forze dell’ordine e la Prefettura, il Daspo nei confronti di quei soggetti che tendono a reiterare comportamenti aggressivi a bordo dei bus e di telecamere presso i capolinea e le fermate molto frequentate. La Uiltrasporti sostiene che strumenti come, ad esempio, le bodycam possano essere adottati per la sicurezza personale degli addetti su richiesta degli operatori. Per garantire l’incolumità di cittadini e lavoratori occorre investire anche attraverso le risorse necessarie: la sicurezza non può essere considerata un costo ma uno strumento di coesione sociale. È inaccettabile che nel 2023 accadano ancora questi episodi ai quali la Uiltrasporti intende porre fine attraverso la sensibilizzazione delle istituzioni, della popolazione e della politica».

In copertina: foto d’archivio

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