Cronaca 

Test positivo alla droga, automobilista portato al Galliera per l’esame e la visita. Rischia ammenda da 6mila euro e arresto fino a un anno

Continua la campagna “Pensaci Prima” della Polizia locale che prevede controlli con l’alcol test e il drug test. Ieri sera un automobilista è stato fermato in largo Jursé, a Sampierdarena. Si aspettava, forse, di dover solo soffiare nel precursore che consente di individuare lo stato di ebbrezza, e invece… Ora rischia il ritiro della patente e la confisca del veicolo. Ecco come si configura il reato e cosa comporta per il conducente che abbia assunto sostanze stupefacenti non necessariamente poco prima di mettersi alla guida

Poco prima dell’una le pattuglie del nucleo Sicurezza Stradale del reparto Pronto Intervento della Polizia locale, insieme ai colleghi dell’Unità territoriale Valpolcevera, hanno effettuato un controllo delle condizioni dei guidatori nell’ambito del progetto “Pensaci Prima”, per prevenire gli incidenti stradali causati dall’abuso di alcol e dall’uso di sostanze stupefacenti che causano stati di alterazione psicofisica pericolosi nel caso in cui il soggetto conduca un veicolo.

In largo Jursé il test a uno dei fermati ha dato esito positivo. Per sottoporre un guidatore al test non è necessario che questo abbia causato incidenti: la condotta illecita consiste, infatti, nella conduzione di un veicolo “in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti o psicotrope”. L’esame di screening va necessariamente confermato da visita medica ed esami puntuali presso un ospedale. Nel caso specifico, la persona risultata positiva allo screening è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale Galliera. Il rifiuto di essere sottoposti a visita e ulteriori test, per la legge equivale a positività come per lo stato di ebbrezza e comporta la denuncia.

Perché si configuri il reato è necessario che venga dimostrata non solo la concreta assunzione delle sostanze stupefacenti non solo in occasione della guida del veicolo o anche in tempo precedente, ma anche che questa sia stata causa effettiva dell’alterazione psico-fisica nel periodo di conduzione del veicolo. Quindi gli esami in ospedale sono necessari per individuare il tipo di stupefacente assunto e perché il medico certifichi le condizioni del guidatore.

Se gli esami e la visita sono positivi, il guidatore (che sia di auto, moto o bicicletta) viene denunciato per la guida in stato di alterazione su cui si applicano denunce e ammende pari a quelle del caso più grave della guida in stato di ebbrezza: ammenda da 1.500 a 6.000 euro e arresto da sei mesi a un anno e sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da uno a due anni, con ritiro immediato.

Prevista anche la confisca del veicolo, salvo nel caso in cui il mezzo appartenga a persona estranea al reato: in questo caso, per il conducente della vettura la sospensione della patente sarà raddoppiata. Nel caso, invece, in cui la guida sotto l’effetto di tali sostanze sia la diretta conseguenza di un incedente stradale, le pene sono raddoppiate.

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