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Narcotraffico, altri quattro portuali raggiunti da ordinanze di custodia cautelare in carcere

Le indagini discendono dall’arresto di Fabio Papa, già condannato a 10 anni di reclusione, a seguito dell’importazione di 435 chili di cocaina custoditi in un container arrivato in nave dal Brasile. Altre quattro persone gravemente indiziate di aver collaborato al recupero dello stupefacente a seguiti delle indagini del Guardia di Finanza

Ritenuto che sia di interesse pubblico la divulgazione di informazioni riguardanti le dinamiche connesse al traffico di rilevanti quantitativi di sostanze stupefacenti che coinvolgano aree portuali, fatta salva la presunzione di innocenza – in base agli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per le medesime di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede; il procuratore Nicola Piacente comunica che «che nelle prime ore della mattinata odierna, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Genova, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, nei confronti di 4 persone, gravemente indiziate della illegale importazione nel territorio nazionale, in data7 febbraio 2022, di circa 435 Kg di cocaina custoditi in un container contenente caffè trasportato a bordo di una nave proveniente da Rio de Janeiro (Brasile). In quella data era stato tratto in arresto l’indagato Fabio Papa Papa, lavoratore portuale, che, dopo aver rotto i sigilli del container era stato sorpreso mentre prelevava dall’interno dello stesso 14 borsoni contenenti cocaina. A seguito dell’arresto Fabio Papa era stato condannato a 10 anni di reclusione».

«Nel corso della prosecuzione delle indagini condotte dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Genova con li supporto del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (SCICO) della Guardia di Finanza, si accertava che le persone arrestate in data odierna
Alberto Pinti, Natale Giuliano e Rocco Lazzaro, lavoratori portuali a Genova (i primi due già in servizio presso il porto di Gioia Tauro), concorrevano con Fabio Papa nell’organizzazione della fase di recupero del carico di droga – recita la nota della Procura -. A tal fine, Giuliano, Lazzaro e Papa effettuavano sopralluoghi preliminari nei giorni precedenti l’arrivo della motonave che trasportava il carico di cocaina. Giuliano, nella notte tra il 6 e il 7 febbraio dava disposizioni a Fabio Papa per mezzo di un apparecchio cellulare che gli aveva appositamente consegnato e che veniva esclusivamente utilizzato per le comunicazioni relative all’operazione».

Secondo gli investigatori, «La quarta persona arrestata, Massimo Malinconico, dipendente della Compagnia Unica Lavoratori Merci Varie, che era presente nell’area portuale la sera del 6 febbraio 2022, in previsione di un’ispezione doganale, utilizzava con Fabio Papa un semovente e un mezzo di trasporto portuale, con i quali spostava il container al cui interno era custodito lo stupefacente, dall’area in cui era stato collocato in un altro luogo, più appartato e non coperto dalle telecamere di sorveglianza, per consentire al Papa di procedere alla sua apertura e al recupero del carico».


L’individuazione dei correi di Fabio Papa (Pinto, Giuliano, Lazzaro Malinconico) è avvenuta attraverso operazioni di intercettazione ed attività di osservazione e controllo.

Contestualmente alla misura cautelare della custodia cautelare in carcere, la Guardia di Finanza sta dando esecuzione a perquisizioni delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova nel capoluogo ligure, a Roma e in provincia di Reggio Calabria.

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