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Terminal traghetti, la denuncia di una lavoratrice: «Picchiata senza pietà da un autotrasportatore nel bagno delle donne»

L’uomo avrebbe anche pronunciato frasi razziste mentre la colpiva a calci nella pancia. È intervenuta una pattuglia della Capitaneria. È stata la donna, ieri, a denunciare formalmente l’accaduto

Lui sarebbe un volto noto del terminal, dove passa di frequente anche per giocare alle slot dei locali. Lei è una donna che lavora all’interno dell’edificio del terminal che ha avuto la sola “colpa” di intervenire perché una passeggera le ha segnalato che il camionista stava fumando nel bagno femminile. Quando la donna è andata a chiederli di smettere, l’uomo l’avrebbe aggredita, schiaffeggiata, buttata a terra e presa a calci in pancia, gridandole frasi razziste. Sarebbe successo domenica scorsa, quando è intervenuta una squadra della Capitaneria di porto richiamata dalle urla della vittima.

«Nel grande edificio c’è un solo guardiano notturno – ci ha segnato un frequentatore che ci ha raccontato l’episodio -. La donna aveva con sé un dispositivo per chiamare soccorso, ma se il guardiano è nel punto opposto dello stabile non riesce a intervenire in fretta perché deve attraversare tutta l’enorme struttura». A soccorrere la vittima è stato proprio il guardiano, non appena è riuscito a raggiungerla. Poi è arrivata la pattuglia della Capitaneria che ha generalizzato tutti i presenti (la donna, l’uomo e un paio di testimoni), inviando poi un’informativa alla Procura.

«L’uomo che avrebbe picchiato l’addetta è noto in zona da anni – sostiene la persona che ci ha segnalato l’accaduto -. Sarebbe opportuno che quanto è successo venisse reso noto, anche per evidenziare la situazione di questo posto. Qui la gente lavora fino a tardi».

La donna ha presentato denuncia ieri. Il camionista sostiene di essere stato lui l’aggredito, ma è stata lei a finire in ospedale, trasportata in ambulanza in codice giallo. Ha ricevuto una prognosi di 10 giorni dai sanitari del Pronto Soccorso del Galliera.

L’autotrasportatore è tornato nei giorni scorsi al terminal ma, notato da alcuni frequentatori abituali che conoscevano la storia, è stato vigorosamente pregato di allontanarsi.

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