Oggi a Genova 

Staglieno, la lettera di due fratelli: «Scala transennata, non possiamo arrivare alla tomba della mamma»

Floriana e Pino Sacco: «Un impiegato, all’ingresso, ci ha spiegato che la scala che porta alla zona del Ventaglio è pericolosa a causa dei rami degli alberi e dello slittamento del terreno»

Degrado al cimitero di Staglieno: GenovaQuotidiana ha ricevuto la lettera di due fratelli che, addolorati, denunciano l’impossibilità di raggiungere la sepoltura della madre. I problemi sono relativi alla possibilità di caduta di rami sulla scala che porta alla zona del Ventaglio (quindi della manutenzione del verde) e dello «slittamento del terreno»: un fenomeno che risale alla costruzione del camposanto (la collina è franosa), ma che se nessuno metterà rimedio rischia di vedere franare una consistente parte del camposanto alle spalle del Pantheon.

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Pubblichiamo integralmente la lettera, che è una testimonianza, tra le molte, del degrado del cimitero monumentale che potrebbe essere anche risorsa turistica, oltre ad essere il luogo del dolore e del ricordo di gran parte dei genovesi.

Io e mio fratello nella giornata del 16 Settembre 2022 siamo andati a visitare la tomba di nostra madre nella zona ventaglio.

Arrivati davanti alle scale che conducono alla zona, ci siamo trovati davanti una transenna che ci impediva il passaggio.

Preoccupati, abbiamo chiesto informazioni ad uno degli impiegati presenti all’ingresso, che con gentilezza ci ha spiegato che la zona è pericolosa, vista anche la caduta dei rami degli alberi e lo slittamento del terreno.
Chiediamo dunque quando sarà possibile tornare a visitare nuovamente la mamma e ci è stato risposto che non ci sono tempistiche certe e che non si conosce la data di apertura al pubblico della zona.

Ci troviamo ora davanti all’impossibilità di far visita a nostra madre, non potendo compiere uno dei gesti di commemorazione che ci permettono di mantenere il ricordo verso i nostri cari.
Siamo indignati per quanto sta accadendo nella zona del cimitero e sconcertati per non essere stati informati della situazione.
E’ bene ricordare che le sepolture nella parte cosiddetta Trentennale, non sono un servizio gratuito ma sono state pagate (e non poco).

Troviamo vergognoso che si verifichino ancora situazioni di questo genere ed è gravissimo che tutto ciò riguardi il cimitero monumentale di Staglieno, considerato a tutti gli effetti un bene culturale.

Chiediamo a questo punto, a chi ha il compito di mantenere e tutelare il cimitero, come intende procedere, perché situazioni simili non si ripropongano.

Floriana e Pino Sacco

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