Sindacale 

Il sindacato Cosap: «Poliziotti costretti a fare i controllori invece di prevenire il crimine»

Servizi con i verificatori Amt e, dicono al sindacato, contestuale «soppressione di pattuglie preposte al controllo del territorio e svolto da personale della Polizia di Stato formato al fine di prevenire ed eventualmente reprimere la commissione di reati sul territorio nazionale. Leggendo i quotidiani e le relative statistiche sulla criminalità non ci sembrava di aver inteso un andamento discendente»

La segreteria Cosap, a seguito della lettura dell’ordinanza di servizio datata 02.04.2022, ha appreso, «con molta perplessità, il numeroso impiego di pattuglie atte al controllo delle misure di contenimento dell’epidemia da COVID-19, nonostante la cessazione dello stato di emergenza sanitaria (31 marzo 2022). In particolare in tema di controlli di trasporto pubblico locale o regionale svolto da pattuglie della Polizia di Stato, unitamente ad altre forze di polizia, si è appreso che il personale sopradescritto assicurerà accurati servizi di controllo unitamente ai verificatori Amt presso i capolinea e le fermate degli autobus cittadini e provinciali, delle funicolari nonché presso le stazioni della linea metropolitana, per accertare, il rispetto dell’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, unitamente al possesso del titolo di viaggio».

«Vale la pena soffermare l’attenzione sulle ultime due righe e fare una profonda riflessione sulla natura e l’opportunità di tale tipologia di servizio assicurato, talune volte, con la soppressione di pattuglie preposte al controllo del territorio e svolto da personale della Polizia di Stato formato al fine di prevenire ed eventualmente reprimere la commissione di reati sul territorio nazionale – dicono al sindacato -. Leggendo i quotidiani e le relative statistiche sulla criminalità non ci sembrava di aver inteso un andamento discendente (la classifica relativa all’indice della criminalità pubblicato dal sole24 ore relativa all’anno 2020 vede Genova al 10° posto su 106 province prese in esame) tale da consentire, anche ad emergenza sanitaria terminata, un affiancamento continuativo delle Forze di Polizia a personale AMT per la verifica del corretto utilizzo delle mascherine e del possesso del titolo di viaggio a scapito di un utilizzo di detto personale mirato alla specificità ed alla professionalità della categoria. Bisognerebbe, forse, lasciare la verifica dei titoli di viaggio dei trasporti urbani ed extraurbani a chi è preposto a svolgere tale compito e che, peraltro, ha svolto sempre egregiamente senza l’ausilio delle Forze dell’Ordine che intervenivano solo in caso di reale necessità ed occuparsi a tempo pieno della sicurezza (non quella sanitaria) della cittadinanza eliminando la preoccupazione del possesso e della corretta obliterazione del biglietto. Il compito della polizia dovrebbe essere ben altro».

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