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Toti: “Certamente la Liguria non sarà in zona rossa”. Via dell’Ema al vaccino “Moderna”

Il presidente della Regione ha spiegato che l’Rt è a 0,95, quindi sotto l’1. Secondo i nuovi parametri governativi, siamo in zona gialla, al confine con l’arancione

<Il report numero 34 dell’istituto superiore della sanità dà per la Liguria un RT a 0,95, quindi sotto l’uno – ha detto il presidente della Regione durante la consueta diretta della sera -. Vedremo poi con il ministro Speranza e con la cabina di regia di quale colore sarà la Liguria: noi valutiamo che debba essere di colore giallo ma, per effetto delle norme ulteriormente restrittive volute dal Governo due giorni fa, siamo a ridosso dell’arancione. Poi ci sarà un nuovo decreto del Governo che deciderà se continuare anche dopo il 15 gennaio con il sistema dei colori che ha regolato finora questa emergenza>.
<Questa la situazione alla vigilia del ritorno al lavoro seppur alla vigilia di un weekend rosso (in realtà arancione, come riportato corretto nel successivo comunicato della Regione n. d. r.), perché sapete che sabato sarà ancora rosso – ha continuato Toti -. Un ritorno al lavoro complicato per tanti, in cui riapriranno tante cose>. Domani e venerdì la zona gialla rinforzata, col divieto di uscire dal territorio regionale. I pubblici esercizi potranno stare aperti dalle 5 alle 18 e i negozi potranno stare tutti aperti.
Domani torneranno a scuola i bimbi delle elementari e i ragazzi delle scuole medie. Lunedì quelli delle superiori (al 50%).

Toti ha ricordato anche l’approvazione da parte dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, del vaccino “Moderna”. È il secondo dopo quello della Pfizer già in distribuzione. Via libera, dunque, all’immissione in commercio condizionata per il vaccino a partire dai 18 anni di età.

<Noi tratteremo con il ministero le nuove norme e l’arrivo del personale aggiuntivo promesso ancora questa mattina nel corso della riunione con il commissario Arcuri: personale che servirà per aumentare le vaccinazioni nel momento in cui aumenterà anche il quantitativo dei vaccini in arrivo. cioè nel mese di febbraio – ha continuato il Presidente -. Entro gennaio sarà terminata la fase 1 che coinvolge personale sanitario e Rsa e cominceremo a vaccinare gli ultraottantenni ‘di comunità’, quelli che vivono nelle loro case, e magari molte altre categorie che ce lo stanno chiedendo in questi giorni: ci stiamo facendo parte diligente nel segnalare al ministero, alla struttura commissariale, al comitato tecnico scientifico, all’istituto superiore di sanità le richieste delle categorie, alcune delle quali effettivamente più esposte di altre, che vogliono essere inserite nelle fasi 2 e 3 di vaccinazione>.
<I numeri di oggi sono abbastanza rassicuranti – ha detto ancora – il rapporto tamponi-positivi è sotto il 10%, un dato notevole perché molte regioni oggi sono ancora sopra questa soglia. Nonostante il giorno festivo abbiamo avuto molte dimissioni dagli ospedali: il numero dei ricoverati torna dunque a scendere dopo qualche giorno di risalita, così come le terapie intensive che si tengono nei parametri di sicurezza. Sono meno anche gli isolati a domicilio>
<La Liguria sta rispettando il piano vaccinazioni – ha concluso – nonostante quello che dicono alcuni che non perdono occasione di straparlare. Il numero dei vaccini fatti in Liguria ci colloca circa a metà classifica come rapporto dei vaccini fatti sui vaccini consegnati; ma siamo anche tra i primi come numero assoluto, dato che abbiamo ricevuto più vaccini di altri, avendo più anziani e più Rsa di altri. Sono in corso le indagini dal punto di vista medico per capire le cause del decesso di una signora al Villa Scassi, proveniente da una Rsa, che era stata vaccinata e, dopo una reazione allergica, ha avuto anche un’emorragia cerebrale. Aveva 89 anni, i nostri medici non sanno ancora dire se vi sia un rapporto di causa effetto tra vaccino ed emorragia cerebrale, molti propendono per il no ma attendiamo naturalmente il referto autoptico”.>.


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