Spettacoli 

La strage di Piazza Fontana, spettacolo online del Teatro dell’Ortica

Sabato 12 dicembre ricorre l’anniversario di una pagina sanguinosa della storia italiana: la strage di Piazza Fontana. Per l’occasione il Teatro dell’Ortica ripropone lo spettacolo “1969 Piazza Fontana”, con Mirco Bonomi e Antonio Carletti, uno spettacolo che cerca di far luce sui fatti attraverso i resoconti della storia ufficiale e di quella anti istituzionale

Gli attentati terroristici di quel giorno furono cinque, concentrati in un lasso di tempo di appena 53 minuti, e colpirono contemporaneamente Roma e Milano, le due maggiori città d’Italia. A Roma ci furono tre attentati che provocarono 16 feriti, uno alla Banca Nazionale del Lavoro in via San Basilio, uno in piazza Venezia e un altro all’Altare della Patria; a Milano, una seconda bomba venne ritrovata inesplosa in piazza della Scala.

La strage della Banca dell’Agricoltura, 17 morti e 88 feriti, non fu la più atroce tra quelle che hanno insanguinato l’Italia, ma diede avvio al periodo stragista della “strategia della tensione”, che vide realizzare numerosi attentati come la strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 (8 morti), la strage del treno Italicus del 4 agosto 1974 (12 morti) e la più sanguinosa strage di Bologna del 2 agosto 1980 (85 morti). Le lunghe e innumerevoli indagini hanno rivelato che la strage fu compiuta da terroristi dell’estrema destra, collegati con apparati statali e sovranazionali, i quali però non sono mai stati perseguiti.

Nel giugno 2005 la Corte di Cassazione ha stabilito che la strage fu opera di «un gruppo eversivo costituito a Padova nell’alveo di Ordine nuovo» e «capitanato da Franco Freda e Giovanni Ventura», non più perseguibili in quanto precedentemente assolti con giudizio definitivo dalla Corte d’assise d’appello di Bari. Gli esecutori materiali sono ignoti. A causa del ricorso al segreto di Stato durante le indagini, la storia giudiziaria della strage di Piazza Fontana rappresenta sul versante terrorismo quello che il golpe Borghese rappresenta sul versante dell’eversione.

Le indagini si sono susseguite nel corso degli anni, con imputazioni a carico di vari esponenti anarchici e neofascisti; tuttavia alla fine tutti gli accusati sono stati sempre assolti in sede giudiziari. Peraltro alcuni sono stati condannati per altre stragi e altri hanno usufruito della prescrizione, evitando la pena.

Nello spettacolo si parla delle persone coinvolte: i personaggi passati alla storia, loro malgrado, da Pinelli a Valpreda, ma non solo. Una prima parte dedicata ai fatti e a quello che c’era dietro i fatti. Una seconda a ricordare le vittime, quei contadini e operai e imprenditori che si recavano in Banca quel 12 dicembre e che non tornarono mai più a casa: narrati attraverso i ricordi dei figli e di chi comunque li aveva conosciuti. Perché le vittime non erano e non sono solo numeri, ma persone.

Lo spettacolo sarà visibile on-demand sull’innovativa piattaforma OnTheatre dalle 21 di sabato 12 dicembre a questo link.

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