Cronaca 

Fase 2, il Gaslini riapre alle visite. I papà possono tornare in sala parto

Ingresso in ospedale con mascherina chirurgica obbligatoria, un solo accompagnatore, attività ambulatoriali su prenotazione

15 maggio 2020: nel giorno del suo anniversario di fondazione l’Ospedale Gaslini riapre le attività differite inoltrandosi nella “fase 2” della pandemia.

Venerdì 15 maggio l’Istituto Giannina Gaslini compie 82 anni e festeggia i suoi piccoli ospiti offrendo ovetti di cioccolato a tutti i bambini che usufruiscono delle visite ambulatoriali (su prenotazione) presso il padiglione 20 “Ospedale di Giorno” e un gelato a coloro che si trovano all’interno dell’Ospedale presso l’entrata del padiglione 16, tutti offerti da generosi donatori.

Norme di accesso in Istituto

L’accesso all’interno della cinta ospedaliera è consentito dalle ore 6 alle 20, solo previa esibizione del badge personale per i dipendenti e tutti gli operatori anche terzi, e della tessera sanitaria per gli accompagnatori ed i visitatori dei pazienti, che dovranno essere in possesso di documentazione per l’esecuzione della prestazione e/o autorizzazione all’ingresso (codice di prenotazione).

Sarà obbligatorio indossare sempre la mascherina chirurgica sul viso, e sarà possibile accedere previa misurazione della temperatura corporea che non deve essere superiore a 37,5°C. Obbligatoria ovviamente l’applicazione delle misure di igiene e precauzioni universali, del distanziamento sociale e dei percorsi in sicurezza per tutte le persone che accedono.

 
Si accede attraverso appositi check point collocati all’ingresso nord (largo Tolentino – ospedale di giorno) tutti i giorni feriali escluso sabato e festivi dalle 6 alle 20 e all’ingresso sud (via Gaslini – lato mare) tutti i giorni h 24/24.


Presenza in ospedale

Nell’ambito dell’attività di ricovero è necessario limitare la presenza degli accompagnatori ad un solo genitore/caregiver per paziente, in possesso di permesso scritto del reparto, sottoposto a tampone al momento del ricovero e con impiego di adeguati dispositivi di protezione individuale, e con la possibilità di un ulteriore visitatore dal 7° giorno di ricovero in poi, sempre in possesso di permesso scritto del reparto e con impiego di adeguati DPI.


Proprio per consentire l’efficacia delle misure protettive per i pazienti e l’intera comunità ospedaliera è necessario presentarsi all’accesso con la tessera sanitaria e la documentazione per l’esecuzione della prestazione/ricovero (il codice rilasciato all’atto della prenotazione) oppure con il permesso scritto per l’accompagnatore (rilasciato dalla U.O).

E’ inoltre consentito l’accesso dei papà alla sala parto, con impiego di mascherina chirurgica e adeguati DPI.


Le prestazioni sanitarie

Riguardo alle prestazioni ambulatoriali e ai Day Hospital, che riprenderanno gradualmente dai prossimi giorni, sarà contingentato il numero delle prestazioni, da effettuare con prenotazione (compreso il punto prelievi), ampliando a tal fine l’orario di apertura.

Significativo in questa fase anche il potenziamento della collaborazione con la Pediatria di Famiglia di tutta la Regione, a supporto della quale viene attivato un numero telefonico dedicato per le prenotazioni oltre ad ulteriori possibilità di teleconsulto tra colleghi a distanza.

Per quanto riguarda i ricoveri e l’accesso al pronto soccorso, continua ad essere garantita l’ammissione secondo percorsi di sicurezza a tutte le attività.

 
Contingentamento e disciplina delle altre attività in ospedale

E’ mantenuta vietata la presenza in ospedale dei docenti, degli studenti e dei volontari; sono mantenuti chiusi gli spazi comuni: sale gioco di reparto, cucine di reparto, sale di attesa a uso libero e le attività collettive (istituzionali e associative); è applicato l’assetto per le attività di Terzi (fornitori, cantieri, ecc…) disposto dalle normative vigenti, con percorsi completamente separati da quelli assistenziali; è applicato l’assetto delle attività scolastiche e di assistenza religiosa disposto dalle rispettive Istituzioni.

Per quanto riguarda le erogazioni delle prestazioni non sanitarie: le attività tecnico-amministrative, di staff, formative – oltre a quelle di ricerca – saranno rese attraverso l’utilizzo del lavoro in presenza e/o di forme di lavoro agile e telelavoro secondo un piano di risk assessment e di merito predisposto dalle Direzioni con il responsabile della Sicurezza.

Servizi a distanza

Continua l’implementazione delle “attività a distanza” in tutti i settori: telemedicina, attività formative e didattiche da remoto e in FAD; ricerca e attività amministrativa in lavoro agile; attività di sostegno, prossimità e volontariato…


Proseguono i servizi di consulenza a distanza e di telemonitoraggio per dare risposta ai problemi di salute non urgenti dei pazienti costretti a casa per l’emergenza Coronavirus: gli specialisti del Gaslini sono a disposizione delle famiglie, al telefono o via web, per fornire informazioni e suggerimenti e verificare che non vengano trascurate terapie o rimandati controlli in Ospedale. Esiste inoltre come detto, una specifica linea telefonica dedicata per i colleghi delle altre pediatrie ospedaliere liguri e ai pediatri di libera scelta del territorio.

Prosegue infine anche il Progetto di sostegno a distanza “IL GASLINI STA CON VOI”, suddiviso in 5 diversi percorsi di consulenza, supporto e vicinanza pensati per i bambini, le famiglie e tutti gli operatori.

Tutte le informazioni di accesso in ospedale, prenotazione delle prestazioni sanitarie, prelievi e donazioni di sangue, ristorante aziendale, visite ai pazienti, sono consultabili su: www.gaslini.org

Il 15 maggio richiama coincidenze importanti per l’Ospedale Gaslini. L’inizio della sua attività grazie alla generosità e lungimiranza del Fondatore Gerolamo Gaslini, la visita del Presidente Mattarella due anni orsono per l’ottantesimo compleanno, ed oggi l’avvio di una nuova fase di ritorno graduale alla normalità dopo i grandi cambiamenti imposti dal Coronavirus. Si allenta, gradualmente, quell’emergenza in cui gli operatori del Gaslini hanno continuato a lavorare per il bene dei bambini e delle loro famiglie, anzi forse hanno dato ancora di più, perché è nel momento del bisogno che viene fuori il carattere e la forza di chi conosce bene l’importanza del proprio lavoro. Come presidente sono orgoglioso della positiva reazione che ha avuto il nostro ospedale e sento il bisogno di ringraziare tutte le donne e gli uomini del Gaslini, che a tutti i livelli si sono impegnati per garantire accoglienza e sicurezza ai nostri bambini. Sono certo che quando l’emergenza sarà andata via del tutto, la forza e dedizione del Gaslini e dei Gasliniani, che durano da ormai oltre 8 decenni, saranno ancora di più un modello di riferimento per il mondo della pediatria” afferma il presidente del Gaslini Pietro Pongiglione.

L’Ospedale non si è mai fermato durante la pandemia, ma fin da subito ha applicato regole di comportamento e di sicurezza in modo da offrire percorsi liberi dall’infezione (nel cosiddetto “ospedale covid free”), e parallelamente percorsi dedicati e distinti in grado di continuare a curare pazienti sospetti e/o positivi al virus (nelle strutture denominate “ospedale covid”) – spiega il direttore generale del Gaslini, Paolo Petralia -. Così facendo l’ospedale ha potuto curare in questi tre mesi 20 bambini positivi, in media di sei anni e mezzo di età, provenienti da tutta la Liguria, tutti guariti e dimessi; e nel contempo ha offerto una verifica dello stato di esposizione al virus con tamponi a tutti i suoi operatori, riscontrando solo poco più dell’1% di positivi, peraltro contagiatisi all’esterno dell’Istituto”.

Anche nella fase due dell’epidemia l’Istituto Gaslini conferma e anzi sviluppa la propria proposta organizzativa per continuare a poter accogliere in sicurezza tutti i bambini che necessitano di cure con un loro famigliare, le future mamme per dare alla luce i loro bambini, nonché per la contestuale tutela lavorativa dei propri operatori e collaboratori” spiega il direttore sanitario, Raffaele Spiazzi.

Ed è proprio agli Operatori dell’ospedale che il “Piano della Sicurezza per i Lavoratori” si rivolge, – spiega Roberta Serenadirettore amministrativo – grazie al coordinamento del “Comitato per l’applicazione e la verifica del Protocollo per le misure di sicurezza negli ambienti di lavoro” – riunito settimanalmente per il costante confronto sull’attivazione ed il monitoraggio dei protocolli di sicurezza – ed ai percorsi di risk assessment ed ai conseguenti Piani di Lavoro di tutti gli Operatori, anche con l’uso del lavoro agile e del lavoro da remoto”.

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