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Code, Confagricoltura: “Isoradio sconsigliava di venire in Liguria, danno grave”

L’associazione degli agricoltori sottolinea come cantieri e disagi siano stati imposti <in un periodo cruciale per il turismo>, con partenze di crociere dai porti di Genova e Savona: un danno di immagine incalcolabile oltre a quello all’operatività delle aziende, comprese quelle agricole, nel picco dei consumi

“Trenta chilometri ininterrotti di coda tra il bivio A26 – A10 e Savona. Oltre tre ore per percorrere la tratta. Isoradio, servizio di pubblica utilità della Rai, che invita i viaggiatori a ’non mettersi in viaggio sulla A10 se non strettamente necessario’, manco fosse in atto una fitta nevicata. Questo – sottolinea Confagricoltura Liguria in una durissima nota – è il solo ‘bilancio’ del sabato che precede il Capodanno. Ma è così da Natale e tutto ciò e allucinante ed inaccettabile stante il periodo feriale, cruciale per il comparto produttivo ormai principale per la Liguria: il turismo! La rete autostradale ligure è una teoria unica di cantieri da mesi. Dopo i tragici fatti di “Ponte Morandi” evidentemente un “correre ai ripari” che sta mettendo in ginocchio un’intera Regione”.
“Su Ponte Morandi – prosegue Confagricoltura Liguria – passavano annualmente 25 milioni di veicoli. Questo la dice lunga sui flussi commerciali, e non solo, che ogni giorni transitano in Liguria. Dal Porto di Genova parte l’80% dell’export agroalimentare italiano che viaggia via nave. Non si può non affrontare, con il carattere di massima urgenza, il tutto. Bene ha fatto il Governatore Toti a sottolineare l’assenza odierna di Governo e ASPI su quella che è solo l’ultima delle costanti emergenze liguri, e bene ha fatto, in maniera ‘provocatoria’ ma assolutamente condivisibile, a lanciare la proposta di dare alla Regione Liguria la concessione e gestione diretta delle sue autostrade”.
Secondo Confagricoltura occorrono “risposte urgenti, serie e tempestive da parte del Governo. Il tutto, a maggior ragione, da ASPI”.
“Il turismo della Liguria – prosegue Luca De Michelis, presidente dell’associazione – non può subire ciò che sta subendo in queste giornate cruciali per colpa di ’soggetti’ evidentemente non in grado di gestire l’ordinario come lo straordinario”.
<A Santo Stefano, per percorrere i trenta chilometri interessati da cantieri sulla A10 tra Genova Voltri e Arenzano, ci volevano 100 minuti. Ieri pomeriggio quasi 200. Chi volete che venga, dopo questa ‘esperienza’ – prosegue Confagricoltura Liguria – un’altra volta in Liguria? Senza dimenticare chi in questi giorni lavora per far si che sulle tavole dei turisti, e non solo, ci siano quei prodotti agroalimentari di cui l’Italia tanto si vanta, costituendo il 13 % dell’export nel mondo. Un camion che arriva sui mercati con tre/quattro ore di ‘ritardo’ è prodotto perso, penali, costi di gestione maggiori e ricavi inferiori”.
“Piano infrastrutturale non più rinviabile per Confagricoltura. Si a TAV, si a Terzo Valico, si a raddoppio ferroviario di Ponente. Senza sé e senza ma. Oggi. Subito” conclude Confagricoltura Liguria è molto amara.
“Ieri a Savona – aggiunge Andrea Sampietro, direttore dell’associazione – era attraccata la ‘Costa Smeralda’ nuova ammiraglia della Costa. Oltre 7.000 croceristi, molti dei quali impegnati nelle escursioni su Genova, Tigullio, Golfo Paradiso e Basso Piemonte. L’80 % di essi, straniero. Quale ricordo porteranno a casa dopo aver passato ore in coda in autostrada? Quale pubblicità faranno della nostra Regione e del nostro Paese?. Il Governo dov’è?”.

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