Ponte Morandi 

Ponte, Uil e Cgil: “Troppa fretta di tagliare nastri può portare a danni irreparabili”

Toti: <Ponte pronto in primavera. Chi non la pensa così non vuol bene alla città>

Feneal Uil e FIllea Cgil , alla luce dell’infortunio accaduto nel Cantiere del Nuovo Ponte di Genova , esprimono la loro preoccupazione.

<Fortunatamente l’incidente dell’altro giorno, il secondo nell’ultimo mese , non ha avuto conseguenze drammatiche, ma è il secondo campanello d’allarme che suona e che non va sottovalutato – dicono dicono Mirko Trepasso di Feneal Uil e Federico Pezzoli di Fillea Cgil di Genova e Liguria -. Esistono innovativi protocolli firmati dai sindacati di categoria e dalla struttura commissariale volti a tutelare al massimo le maestranze coinvolte e finalizzati a garantire che i lavori si svolgano velocemente sì, ma in sicurezza. 
Non vorremmo che le pressioni per accelerare eccessivamente portino ad esacerbare gli animi, che la smania di tagliare qualche nastro non ci porti a danni irreparabili. La costruzione di un viadotto è un’opera che presenta lavorazioni complesse, tanto più in questo specifico cantiere, dove la comprensibile esigenza di restituire alla città quanto tragicamente è stato tolto, comporta un programma eccezionale che coinvolge contemporaneamente lavorazioni diverse e sovrapposte>.

<Ci auguriamo quindi – continuano i sindacati -che, a partire dalla Struttura Commisariale, passando per il Consorzio Pergenova e arrivando a tutte le Imprese e i lavoratori coinvolti, vengano mantenute e continuamente aggiornate le eccezionali misure di sicurezza fin qui adottate>. 

<Oggi il quarto impalcato del Ponte di Genova. Il 24 dicembre con il sindaco Bucci saremo in cantiere per fare gli auguri e ringraziare questi uomini straordinari che lavorano senza sosta e non senza difficoltà – dice il presidente della Regione Giovanni Toti -. Ma se non ci ha fermato la più grande ondata di maltempo degli ultimi 60 anni, non ci fermerà niente e manterremo la nostra promessa: restituire il ponte alla città in primavera. Crediamoci e facciamo il tifo tutti insieme, chi non la pensa così non vuole bene a Genova>.

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