Legge sul Tpl, domani nuovo presidio dei lavoratori in Consiglio regionale
Nuovo presidio per i lavoratori del trasporto pubblico locale: domani, alla ripresa del Consiglio regionale, i sindacati degli autoferrotranvieri hanno chiamato a raduno i dipendenti non in turno delle aziende locali
Ieri i lavoratori di Amt sono rimasti fuori da Consiglio regionale. Un’Assemblea blindata per evitare interruzioni durante la discussione sulla riforma sanitaria. Ma domani? Perché i sindacati non hanno intenzione di mollare il colpo e hanno chiamato a raccolta i lavoratori non in turno delle aziende di trasporto pubblico per protestare contro la modifica alle legge del 2013 che cancella il Bacino Unico. Mentre la Faisa Cisal divulga il volantino su cui si parla di una legge che divide, Cgil, Cisl e Uil condannano le scelte della Giunta Toti: <L’assessore Berrino, che si è spesso espresso positivamente sulla legge dichiarando che l’avrebbe difesa come se fosse stata sua, porta al voto del Consiglio regionale un testo che modifica pesantemente la legge in vigore, spazzando via il bacino unico, l’Agenzia regionale, i possibili 20 milioni di euro l’anno di risparmi, il bando unico di gara regionale. L’assessore motiva l’intervento sulla legge, con i ricorsi, delle attuali aziende oggi esercenti dei servizi, relativi alla gara per individuare i gestori del servizio sull’intero bacino e del ricorso dall’autorità garante della concorrenza e del mercato. È bene ricordare però che Il Tar della Liguria, che aveva in esame i ricorsi, ha sospeso i relativi giudizi rimandandoli alla Corte Costituzionale che non si è ancora espressa, quindi ad oggi non c’è un giudizio che si dichiara contro il bacino unico Ligure e cambiando la legge non ci potrà più essere>.
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