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Falò di San Giovanni e Ghost Tour 2016, appuntamento tra De Ferrari e carruggi

Un intrigante e misterioso viaggio alla scoperta di vecchie e nuove leggende tra i tesori del centro antico di Genova: torna in occasione della festa di San Giovanni l’ormai tradizionale e seguitissimo Ghost Tour. Dalle 20,30 in piazza Matteotti a Genova verranno distribuite gratuitamente fino ad esaurimento le Cartine che serviranno per trovare le piazze ove si svolgeranno le performance fantasmatiche. Grazie all’utilizzo di una cartina, il visitatore potrà orientarsi nel groviglio dei carruggi genovesi trovare 14 piazze ed assistere alle simpatiche performance svolte in chiave: storica, teatrale, musicale e di danza. La partecipazione è gratuita.

Le performance verranno ripetute dalle ore 21.00 alle ore 23,45.
Il Ghost Tour terminerà improrogabilmente alle ore 23,45 per permettere a tutti di raggiungere piazza Matteotti dove alle ore 24 verrà acceso il Falò di San Giovanni
Dalle ore 22,00 in Piazza Matteotti Franca Lai & Roberto Perazzoli in “Una voce e una città”.
Alle ore 24,00 Accensione del falò di San Giovanni

falò di San Giovanni Battisa

Ecco le tappe del Ghost Tour

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Diavoli ed Indiavolati all’Ombra della Lanterna – Piazza Don Andrea Gallo
In Italia Meridionale il morso della Tarantola creava al malcapitato delle convulsioni che potevano essere scambiate per possessioni demoniache. Il ballo ma sopratutto il suono del tamburello esercitava sul malcapitato un’azione terapeutica ed esorcistica.
Gruppo Folclorico I Kalimba – Associazione Pincesa e Comunità San Benedetto al Porto

Quei maledetti poeti: misteri di versi – Atrio Civico N° 7 Via Chiabrera
Nella via intitolata al poeta e drammaturgo ligure Gabriello Chiabrera, persi dentro a un atrio che sembra essere disegnato da Escher, due fantasmi vengono posseduti dalle ombre di poeti che hanno cantato l’oscurità, l’inquietudine, il mistero e l’orrore… Baudelaire, Byron, Rimbaud, Sbarbaro, Tarchetti, Verlaine, Poe sono le guide di questo viaggio notturno
a cura della Stanza della Poesia di Palazzo Ducale, con Barbara Garassino e Claudio Pozzani

Wagner a Genova – Piazza Della Meridiana
In visita a Genova RICHARD WAGNER (1835) – scrive “Io non ho mai visto nulla come questa Genova. È qualcosa di indescrivibilmente bello, grandioso, caratteristico: Parigi e Londra al confronto di questa divina città scompaiono come semplici agglomerati di case e di strade senza alcuna forma…”
Scuola di Danza Zara, coreografie Carlo Torre

Le Fiabe della Notte di San Giovanni – Piazza delle Cinque Lampadi
Nella notte più magica dell’anno, gli storytellers di Narrazena, vi racconteranno le storie e le fiabe della tradizione folkloristica europea. La Vigilia di San Giovanni ci tramanda i racconti, senza tempo, di magie, di trasformazioni, d’incantesimi e stregonerie, dove il buio e la notte sono i protagonisti che incantano grandi e piccini.
Gruppo Narrazena

La Violetta dei Caruggi e altre Storie – Piazzetta dei Garibaldi (da Via Luccoli)
C’era una volta una ragazza, onesta bella e di buona famiglia, che si era innamorata di un uomo più disonesto che galantuomo. Era bello e ricco, e le aveva promesso il mare, i monti e la luna e tanta fortuna. Ma quando i fiori erano pronti…
Matteo Merli accompagnato alla chitarra da Franco Minelli, a cura C.I.V. Casana

Pellegro Piola, e la sua Triste Sorte – Piazza Superiore di Pellicceria
Pellegro Piola, promettente Pittore della scuola Genovese del 1600 divenne rapidamente famoso ma, la sua vita, viene bruscamente interrotta a soli 23 anni, nel 1640, per mano dell’amico fraterno Giovanni Battista Bianco che lo accoltella in Piazza Sarzano , per gelosia professionale a causa di una commessa artistica.
Associazione Culturale D & E Animation

Vittoria Firpo La Fattuciera del Borgo di Pre – Piazza Del Ferro
Vittoria Firpo era una giovane fanciulla del 1630 abitante nel Borgo di Pre.
Accusata di aver esercitato le arti malefiche per far ritornare il marito infedele, fu incarcerata dalla Diocesi Genovese e processata per stregoneria. Vittoria ritenuta colpevole venne condannata per un anno intero a digiunare il venerdì, a confessarsi una volta al mese e a recitare un rosario alla settimana.
Tribal Belly Dance Cherry Blossom, Compagnia L’Amour Burlesque, coreografie Francesca Lasalandra

Luigia Pallavicini che cadde da Cavallo – Cortile di Palazzo Tursi, Via Garibaldi
Luigia, fanciulla di rara bellezza, va giovanissima in sposa al nobile Genovese Domenico Pallavicini. Appassionata di equitazione nell’estate del 1800, mentre cavalcava uno splendido destriero arabo, fu vittima di una terribile caduta.
L’ode di un grande Poeta, Ugo Foscolo, fa ancora parlare di Lei
Gruppo Storico Sestrese con Gruppo Storico Sextum

Arte e mistero nella notte di San Giovanni – Piazza San Giovanni il Vecchio
Esposizioni, Istallazioni e Performance degli artisti dell’Associazione Ethos Art Gallery, su testi di Anna Maria Solari. Body Panting di Marcella Cangià. Per I’occasione Mostra d’Arte “Genova Ghost Tour 2016”, a tema “Streghe, falò e misteri dei carruggi..” in Piazzetta San Giovanni il Vecchio 3
La Mostra continuerà fino al 3 luglio – coordinamento Ilaria Messina

La Legenda della Sirena di Bocca di Magra – Piazza De Ferrari
Nell’estate del 1961, a Bocca d Magra (SP) Un avvenente Sirena cercò inutilmente di sedurre un giovane pescatore. A nulla servirono le sue malie e il suo canto armonioso, Il Pescatore con la sua ferrea moralità prosegui incurante il suo lavoro, lasciando la Sirena con un palmo di naso
Laboratorio delle Sirene diretto da Sophie Lamour de L’Amour Burlesque con Peo Cerca Vento nell’ambito di Stile Artigiano (Qui tutto il programma dell’evento)

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Le Nozze di Isabella Fieschi e Luchino Visconti – Piazza Fontane Marose , angolo Salita S. Caterina
Isabella Fieschi, battezzata a furor di popolo “Fosca” va in sposa al più vecchio Luchino Visconti principe di Milano. Durante alcuni suoi viaggi pare che lei si sia intrattenuta in amori furtivi con personaggi di grosso calibro come Ugolino Gonzaga e il Doge di Venezia Andrea Dandolo. La sua Bellezza sembra fosse pari solo alla sua lussuria. Gruppi Storici Fieschi e Doria

Il Bosco degli Dei – Piazzetta Luccoli
Il nome Luccoli pare derivi da Lucus, un Bosco anticamente Sacro agli Dei. Qui si racconta da secoli che nel silenzio della notte pare sia possibile incontrare divinità silvane e presenze fatate.
Gruppo Storico I Gatteschi

Franchetta Borrelli e le Streghe di Triora – Piazzetta San Luca
Nel 1577 una tremenda carestia si abbatté su tutta la Valle Argentina (IM). I Villici accusarono una trentina di donne, di esercitare le arti malefiche in onore del loro Oscuro Signore, il Diavolo.
Tra queste Franchetta Borrelli, le cui Parole custodite presso l’Archivio di Stato Genovese riecheggiano ancor oggi la crudeltà degli inquisitori: “Io stringo i denti e poi diranno che rido”.
Compagnia Teatrale La Pinguicola, regia di Graziella Martinoli

Musica, Parole e Colori della Vegia Zena – Piazza delle Scuole Pie
Costumi, canzoni e musica ci riportano ad un tempo passato quando i pescatori e le loro dame festeggiavano cantando fra le crose della Vecchia Genova.
A cura rappresentanza Gruppo Folcloristico Città di Genova, si ringrazia Bar Oltre Confine

Iniziativa Organizzata dall’Ufficio Eventi del Comune di Genova, con la collaborazione organizzativa delle associazioni partecipanti: Circolo Culturale Fondazione Amon, Accademia delle Arti Magiche, Gruppo D & E Animations, Gruppo Viaggiatori del Tempo, Gruppo Storico Fieschi di Casella , Gruppo Storico Doria, Gruppo Storico Sextum, Gruppo Storico Sestrese, Gruppo Storico I Gatteschi, Scuola di Danza Zara , Stanza della Poesia di Palazzo Ducale, Gruppo Folck Citta di Genova, Cherry Blossom Tribal Belly Dance, Il Laboratorio delle Sirene
Guppo Folk I Kalimba, Gruppo Storico Gatteschi, Narrazena, l’Amour Burlesque, Gruppo Storico e Culturale Praese, Compagnia Teatrale La Pinguicola, Ethos Art Gallery, Associazione Pincesa , Explora Genova, Comunità San Benedetto al Porto, Matteo Merli, Peo Cercavento, Fanco Minelli, Claudio Pozzani, Barbara Garassino, Debora Carrelli, Alberto Cervelli, Alessandra Politi,Alessandro Ravera, Paola Pettinotti, Marco Besio, Roberta Mazucco, Alessandra Robuabi, e tanti altri.

Storia della Festa di San Giovanni a Genova

La Storia: Tra la fine dell’XI e l’inizio del XII sec. si verificano a Genova due eventi di eclatante rilevanza: i Genovesi partecipano trionfalmente alla prima Crociata e si consolida il ruolo della “ Compagna Communis”,da cui prenderà forza e slancio l’affermazione di Genova come Comune. Genovesi, Baresi e Veneziani già da tempo erano alla ricerca delle reliquie di San Nicola da Myra; al ritorno dalla prima crociata e sotto la guida di Guglielmo Embriaco i Genovesi sbarcarono in quei luoghi, ma scoprirono di essere stati preceduti dai Baresi. Addirittura nel timore di un raggiro dei monaci finrorno per scavare comunque sotto l’Altare Maggiore e così rinvenirono le ceneri di San Giovanni Battista.L’arrivo delle Ceneri a Genova su tre vascelli nel 1098 fu davvero un avvenimento memorabile per la città.
La devozione al Santo cominciò a farsi sempre più fervente e a riflettersi in varie forme: numerose cappelle pubbliche e private, oltre alla realizzazione di varie edicole sacre dedicate appunto, al Battista vennero erette progressivamente.
Alla fine del Duecento venne istituita la Confraternita intitolata a San Giovanni, con il compito di accompagnare le reliquie al Molo in caso di tempesta in mare; nel 1327 la Repubblica proclamò il Santo “Patrono di Genova”, affiancandolo a San Giorgio e decretando una processione da tenersi ogni anno. Si ha notizia, già prima dell’XI secolo, di come sulle piazze principali di Genova e nei paesi di tutta la Liguria si accendessero enormi falò attorno ai quali si radunava la gente in festa: erano, queste, tradizioni di origine precristiana, infatti i pagani celebravano il 24 Giugno la festa di Fors Fortuna e quei fuochi accesi nella notte tra il 23 ed il 24 giugno erano finalizzati ad allontanare gli spiriti maligni e le streghe che si credeva uscissero dai loro antri per danneggiare i raccolti e uccidere bestiame e uomini. La Chiesa continuò a condannare più volte tali rituali ma, vista l’impossibilità di cancellarli, operò per trasformare i falò profani di tradizione pagana in fuochi sacri peraltro rievocativi dell’elogio di Cristo per il Battista: “Egli era lume ardente e illuminante” (Giovanni, V, 35).
Una “grida” del 1570 arrivò, di conseguenza, ad invitare i cittadini di Genova a festeggiare San Giovanni “con quella letizia con cui lo celebrarono i nostri antichi da tempo immemorabile”.
I fuochi diventarono pertanto motivo di festa e di convivio: ovunque vi fosse uno spazio- piazza Sarzano, Santa Maria di Castello, Principe, San Teodoro, e in tutte le alture- si innalzavano fiamme bruciando legna da ardere e roba vecchia, si ballava la “moresca” e si cocevano cipolle e lumache. Dove non si potevano accendere falò, si appendevano lanternine di carta colorata con dentro lumini e si scoppiavano mortaretti, girandole, razzetti in un tripudio di luci e colori.

Ancora oggi l’antica tradizione prosegue e la notte fra il 23 e il 24 giugno-  dunque la notte della vigilia della festa di San Giovanni – la città si anima con giochi di strada, falò in paizza, e fuochi sul mare.

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