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Movida, già una quindicina di firme per il ricorso al Tar contro l’ordinanza

Già una quindicina di titolari di pubblici esercizi ha sottoscritto il ricorso al Tar promosso dalle associazioni di categoria, Fepag Ascom e Fiepet Confesercenti contro l’ordinanza del Sindaco che fa chiudere i locali all’una dalla domenica al giovedì. Le prime sottoscrizioni sono state raccolte in un bar di piazza delle Erbe, epicentro della movida, ma a firmare non sono stati solo coloro che gestiscono bar nella zona dove i disagi sono più forti e criticati dagli abitanti: il provvedimento, infatti, riguarda tutto il Centro Storico, da Pré a Santa Maria di Castello. A foirmare sono stati anche alcuni titolari di ristoranti che hanno voluto “appoggiare” i colleghi che chiedono, spiega Marina Porotto di fepag, misure “selettive” che vadano a punire chi non rispetta le regole, ma non danneggino chi le rispetta. Secondo Paolo Barbieri della Fiepet, gli incassi sono già fortemente diminuiti e sarà anche un problema spiegare al Fisco per quale motivo gli incassi sono crollati. Non si tratta, dicono i gestori dei locali, delle mancate vendite di un’ora, ma di tutti i clienti che mancano tutta la sera perchè decidono di passare altrove le loro ore notturne per non doversi spostare nel corso della notte.

Via San Bernardo
Via San Bernardo

Già molti altri operatori hanno fatto sapere che aderiranno al ricorso nei prossimi giorni, quando lo si potrà firmare ancora in piazza delle Erbe.
Intanto si attende che il sindaco Marco Doria prenda una decisione in merito alla modifica dell’ordinanza, già prevista per sistemare alcune “sviste” (come l’eslusione dei chioschi davanti all’Expo dall’area della mappatura quando invece dovevano essere ricompresi).

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