Presidio dei cittadini per salvare i cinghiali all’Albergo dei poveri – IL VIDEO
Mamma cinghiale e i suoi cuccioli sono rimasti imprigionati dentro ai cancelli dell’Albergo dei Poveri dove sono tornati dopo che, domenica scorsa, l’intervento di 8 agenti di polizia municipale (che non hanno la competenza sulla fauna selvatica e non sono formati per occuparsene, ma si sono prestati su richiesta della popolazione) erano riusciti a “convincere” la famigliola a tornare verso i monti “spingendola” da dove era arrivata. Nei giorni successivi, mamma cinghiale e i suoi 10 piccini avevano vagato tra Oregina e Castelletto e ora sono nuovamente scesi verso valle, tornando all’Albergo dei Poveri. Non si sa se qualcuno li abbia chiusi dentro o se, piuttosto, chi doveva chiudere lo abbia fatto senza accorgersi della loro presenza. Fatto sta che si è sparsa subito la voce che li avessero rinchiusi per abbatterli (a Genova esiste un regolamento chevieta di uccidere i “selvatici” e obbliga alla cattura e al reinserimento in natura in luoghi idonei). Così un gruppo di persone (circa una trentina) ha cominciato a presidiare i cancelli, guidata da Elisabetta Scolaro, delegata dell’associazione anumalista Oipa, per difendere i cinghialetti e la mamma. Sul posto è intervenuta anche la polizia municipale. Ringraziamo per le riprese Roberto Guastalla.
Verso le 22, qualcuno ha aperto il cancello e il presidio si è sciolto. Il problema, però, resta. Gli animali vanno portati in un luogo a loro più consono, un bosco dove possano vivere senza farsi del male e senza rischiare di causare incidenti sulla viabilità cittadina.
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