Centro storico al setaccio: carabinieri con unità cinofile nei carruggi di notte
La notte del centro storico non è uguale dappertutto. Mentre nella zona oltre San Lorenzo il problema è rappresentato principalmente da ragazzini ubriachi e rumorosi, in altre aree il rischio è diverso
di Monica Di Carlo
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Sugli angusti vicoli si affacciano antiche case gentilizie, piene di preziosi bassorilievi, portali, logge medievali e decorazioni rinascimentali, ma gli edifici storici solo in parte sono stato risparmiati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Inutile negarselo: questa è una delle zone più degradate del centro storico.
Il luogo è bellissimo e di giorno i vicoli che portano verso via Garibaldi sono pieni di negozi soprattutto di alimentari, segno che la zona è ancora viva. È vero, lì lavorano prostitute italiane (le più anziane) e straniere, ma finché i negozi sono aperti non sembra esistere alcun problema di sicurezza, ma come cala la sera tutto cambia.
Piazza Santo Sepolcro di notte diventa il luogo dove gli stranieri si danno appuntamento, davanti a un locale e a un negozio di alimentari che spesso restano aperti fino a tardi.
Vico Mele, che ricorre spesso nelle cronache degli arresti per droga, è proprio lì, dietro l’angolo. Ieri sera un nutrito gruppo di carabinieri, composto da almeno quindici persone in divisa e in borghese, ha effettuato controlli sui frequentatori della piazza e dei vicoli vicini, un’area nota come “orti di banchi”. Siamo nella zona che sta tra le Vigne, San Luca e via della Maddalena.
I controlli sono stati effettuati anche con l’ausilio delle unità cinofile dell’Arma. Oltre una decina le persone che si trovavano lì e che sono state controllate. Erano tutte straniere (nella piazza è difficile che di notte si fermino gli italiani). I carabinieri hanno chiesto e verificato i documenti ed effettuato controlli anti droga e anti terrorismo.
I controlli di questo genere nel centro storico sono frequenti ed è questo l’unico modo valido per garantire in maniera continuativa la tranquillità dei cittadini. Non è questa, ovviamente, l’unica zona che ieri sera è stata passata al setaccio dai militari dell’Arma. Tutto si è svolto in modo tranquillo, anche grazie all’imponente spiegamento di forze messo in campo.
Ci siamo imbattuti ieri nel pattuglione che da piazza Senarega risaliva verso la Maddalena e lo abbiamo seguito. Arrivati in piazza di Santo Sepolcro, i militari hanno avvertito tutti i presenti che ci sarebbe stato un controllo e che era necessario che mostrassero i documenti. Nel frattempo, erano sparite tutte le prostitute che soprattutto (ma non solo) di giorno fanno capannello in piazza Santo Sepolcro e che si dispongono in batteria in . La notte restano solo le straniere mentre le più attempate italiane, donne che i clienti sanno di trovare in questo posto anche da trenta o quarant’anni, sono già “smontate dal lavoro”. È bastato un attimo per vederle sparire tutte. I militari dell’arma hanno controllato una a una, perquisendole, le persone che si trovavano nella piazza. Hanno verificato i documenti e perquisito anche eventuali borse. Hanno controllato i telefoni cellulari. Da qualche tempo l’emergenza terrorismo ha consigliato alle forze dell’ordine di unire ai normali interventi alla ricerca di eventuali dosi di droga o a oggetti provento di furto anche ogni indizio che possa portare all’individuazione di eventuali cellule terroristiche.
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