Ilva cascoSenza categoria 

Privatizzazione Ilva, Fondazione : “Il Governo deve fare di più e meglio rispetto al recente passato”

12622287_10205589835611332_4593789883853130093_o 

Maestripieri (Cisl):  <La vendita non sia per il governo un’occasione di disimpegno”

di Monica Di Carlo

<Il Governo sappia individuare percorsi che evitino dispersioni del patrimonio industriale e di competenze come in alcuni casi è avvenuto. La storia, anche recente, fa capire che per la privatizzazione dell’Ilva  occorre fare di più e meglio di quanto si è fatto fin’ora> così il Consiglio della Fondazione Assistenza Religiosa Morale Operai della diocesi di Genova, in un documento datato 30 gennaio pubblicato stamane dal settimanale cattolico “il Cittadino”. In sostanza, la Fondazione, richiama alla necessitá di evitare che il tessuto produttivo italiano venga depauperato perdendo preziose aziende manufatturiere. Un caso é quello di Ansaldo Sts venduta a Hitachi.

La Fondazione chiede l’impegno dell’Esecutivo, ma anche quello dei sindacati che devono impegnarsi a <seguire passo passo il processo di cessione come è nel loro diritto e dovere>. Si tratta di un’esortazione a marcare stretto il Governo, perché la privatizzazione Ilva non diventi solo la duplice occasione di disfarsi dei problemi e di fare cassa, ma salvaguardi il lavoro e la produzione manufatturiera “made in aitaly”.  <Bisogna trovare modalitá di vendite diverse rispetto a quelle> Risponde Luca Maestripieri, segretario generale Cisl, in treno per raggiungere Roma dove oggi pomeriggio si terrá l’incontro tra ministero e sindacati su Ilva. 

  

<L’incontro di oggi con il Governo è un passo necessario per traguardare soluzioni per difendere l’occupazione dello stabilimento di Cornigliano e rilanciarne la prospettiva industriale – prosegue Maestripieri -. È per questo che l’abbiamo chiesto. Vogliamo avere chiarezza sulla vigenza degli accordi sottoscritti a suo tempo. Per noi è chiaro che fino a quando un accordo non viene disdettato da una o più parti resta in vigore. Naturalmente siamo consapevoli che c’e un soggetto che non sarà presente al tavolo: l’azienda, perché ancora bisogna capire quale sarà. Deve ancora scadere il tempo utile per le manifestazioni di interesse, poi ci sarà un mese per presentare i piani industriali. Sappiamo sin d’ora che tante saranno le difficoltà da affrontare quando si saprà chi comprerà Ilva. Vogliamo capire come e con quali modalita avverrà la vendita, che non puo rappresentate per il Governo un’occasione di disimpegno o una fuga come é avvenuto, ci pare, nella dismissione di altri asset industriali. Per Ilva e non solo serve una politica industriale, Oggi si è piu abituati a parlarne che a farla. Ovviamente, pur sapendo che nessuno ha la bacchetta magica, tutto il pacchetto va affrontato al tavolo, non ci sono alternative e io credo che su questo siamo tutti d’accordo. Noi ci aspettiamo quindi da parte di tutti la volonta di costruire soluzioni, senza pregiudizi al negoziato e senza offrire il pretesto alla politica per sottrarsi dalle proprie responsabilitá>. 

Related posts

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: