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“John & Joe”, una magia metropolitana alle radici della comicità in scena alla Tosse. La recensione

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Di Diego Curcio

Due attori “contro” tutti. Due sedie, un tavolino, un fiore e un bar immaginario, con tanto di cameriere caffè, grappe e panini di fantasia. E’ una favola metropolitana, con una coppia di senzatetto al posto dei folletti e la “città” – invece del bosco – a dipingere lo sfondo impercettibile della storia. “John & Joe” di Agota Kristof – in scena ancora questa sera alle 20,30 al Teatro della Tosse – è una commedia amara, che ti scava nelle ossa come il freddo di una notte trascorsa a dormire su un giaciglio di cartone. Un dramma intriso di umorismo e diviso in tre piccoli atti dai toni delicati e vagamente malinconici. Gli attori Nicola Pannelli e Sergio Romano, diretti alla grande dal regista Valerio Binasco, sono l’ossatura ma anche la ciccia di questo spettacolo surreale e al tempo stesso assai realistico. Grazie alla forza delle loro espressioni, dei gesti, degli sguardi e delle smorfie entrambi i protagonisti costruiscono, dal niente, un mondo intero fatto di molta miseria e poca nobiltà. I due non possiedono nulla, a parte ciò che hanno addosso e, allo stesso modo, si presenta anche la scenografia: nuda, cruda ed essenziale. Pannelli e Romano, poi, con la loro interpretazione impeccabile vanno direttamente alle radici della comicità, come due Stanlio & Ollio vestiti di stracci o due consumati ubriaconi che si sono fatti (e rotti) le ossa al cinema muto di Chaplin. La trama non è importante, soprattutto per tre quarti dello spettacolo: a raccontare tutto ci pensano i giochi di sguardi, la mimica e l’intesa tra i due attori. La ripetitività delle situazioni, quasi esasperate in certi momenti, gioca con le routine forzata di questi due senzatetto, che ammazzano le loro giornate al bar e sembrano vivere in un’altra dimensione. Parlano di tutto e di niente, eppure tengono il palco per un’ora e mezza. La regia di Binasco è efficace e studiata nei minimi particolari, come se volesse dimostrare che spesso sono sufficienti soltanto due ottimi attori per costruire un grande spettacolo. Detto questo, è bene precisare che quella fornita da Pannelli e Romano è un’eccellente prova di recitazione lontana anni luci dall’essere un esercizio di stile fine a se stesso: l’obiettivo dei due artisti resta quello di divertire e incantare il pubblico. E ci riescono alla grande. “John & Joe” è come una di quelle canzoni rock’n’roll costruite su due soli accordi: quei brani semplici e perfetti capaci di farti godere molto di più di una lunga suite di assoli pomposi e scale pentatoniche.

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