Genova e provincia si svegliano sotto cumuli di fango, rami spezzati e vetri rotti. Precipitazioni record
Stamattina Genova e provincia si sono svegliate (per quel poco che sono riuscite a dormire) con strade chiuse per fango e detriti, con vetrine, portoni e dehors devastati dalle trombe d’aria, in parte ancora al buio per i black out.
MONTOGGIO DI NUOVO SOTTO IL FANGO
Peggio è andata a Montoggio, coperta dal fango dell’esondazione. A meno di un anno dall’ultima alluvione, la cittadina è di nuovo in ginocchio. Molte delle attività che questa notte sono state devastate avevano riaperto da poco. Il sindaco Mauro Fantoni punta il dito contro ponte che attraversa il torrente proprio in mezzo all’abitato. Spiega che i tre piloni dell’opera fanno diga e questo determinerebbe le esondazioni. <Abbiamo presentato alla Regione – dice – il progetto per un ponte a campata unica, che, già approvato in consiglio comunale, puo’ garantire la sicurezza all’abitato>. L’opera costa 1 milione e 300 mila euro, una cifra della quale il Comune dispone, ma l’amministrazione non può far partire i lavori a causa del patto di Stabilità. <Fino ad oggi – conclude Fantoni – non ci sono state vittime, ma ormai il rischio è ciclico e ripetuto>.
Sfollati i residenti di alcune case a Struppa e gli anziani di un istituto a Cabanne di Rezzoaglio
A Cabanne di Rezzoaglio, a causa dello straripamento di un torrente, è stato necessario evacuare una casa per anziani che ospitava una decina di persone. Isolate per una frana alcune frazioni di Favale di Malvaro.
Una seconda tromba d’aria oltre a quella che ha solcato la Valbisagno partendo dal mare è partita dalla zona della Foce, lambito tutto il litorale fino a Recco, cittadina della riviera di Levante danneggiando seriamente alcuni palazzi in via Capolungo. A Struppa (via Bernardini-via Ligorna), alcune di famiglie sono state evacuate a causa dell’esondazione di un rio che ha riempito le loro case di acqua. Sono intervenuti anche i sommozzatori del vigili del fuoco. A Carasco la strada che collega la Val Fontanabuona alla Val D’Aveto è chiusa a causa di una frana. un grande albero si è abbattuto in viale Benedetto XV a San Martino. I vigili del fuoco sono al lavoro per rimuoverlo. Inevitabili, viste le strade ingombre, le frane, gli ostacoli sulla carreggiata in coincidenza col primo giorno di scuola, code e rallentamenti alla viabilità.
Le condizioni meteo
Il previsore della Limet Lorenzo Patrone, nel suo messaggio del mattino, parla di <Cieli grigi con accumuli record, dopo una notte fortemente perturbata con precipitazioni alluvionale che hanno portato lo straripamento di molti rivi e torrenti, causando anche molte frane nell’entroterra del levante ligure. Accumuli compresi tra 0.2 m m e 8.4 mm su imperiese, tra 11.4 mm e 38.1 mm su savonese, altro discorso per il genovesato dove variano tra 1 mm e arrivano fino ai 318.00 mm di Loco di Rovegno, si contano al momento 14 stazioni con cumulate over 100 mm mentre nello spezzino variano tra 0.2 mm e 22.5 mm>.
Accumuli over 100 mm:
318.0 mm a Loco di Rovegno
260.1 mm a Pietranera di Rovegno
206.8 mm a Molassana
201.8 mm a Marassi
194.3 mm a Quezzi
191.3 mm a Gorreto
188.8 mm a Staglieno
173.7 mm a Oregina Paleocapa
159.9 mm a Sant’Eusebio
141.3 mm a Casella
138.2 mm a Torriglia
132.0 mm a Orero Serra Riccò
125.8 mm sul Monte Laghicciolo
116.6 mm a Oregina Balestrazzi
Per aggiornamenti: http://www.centrometeoligure.com/
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