Pra’, il rumore del Vte distrugge il sonno dei residenti L’audio-denuncia degli abitanti
IL VIDEO REGISTRATO IN UNA NOTTE DI ORDINARIA INSONNIA
I PERICOLI PER LA SALUTE
Il rumore disturba il sonno, altera le prestazioni cognitive e produce disturbi al sistema cardiovascolare. Questo lo sanno tutti e gli abitanti di Pra’ meglio di tanti altri. Il rumore delle “macchine” del Vte non lascia dormire una gran quantità della popolazione genovese. I cicalini di sicurezza e i tonfi dei container quando vengono posizionati e agganciati si aggiungono al rumore di fondo del movimento delle gru e dei veicoli. A Pra’ si può scegliere se non dormire per il caldo, chiudendo le finestre per non sentire il chiasso o non dormire a causa del rumore che è davvero molto forte. Questo è il video-audio registrato stanotte da un residente che sta al quinto piano di un palazzo con un semplice cellulare. La qualità del video è giocoforza ridotta, ma l’audio racconta l’inferno delle notti degli abitanti.
Il rumore, soprattutto quello continuo, persistente e prolungato, causa problemi al sistema uditivo, ma secondo alcune recenti indagini scientifiche ha anche un impatto notevole, e negativo, sulla salute. Provoca fastidio e disturba il sonno, altera le prestazioni cognitive e produce disturbi al sistema cardiovascolare. A ricordarlo è una review pubblicata sull’European Heart Journal, in cui i ricercatori guidati da Thomas Munzel, del Medical Center di Mainz, in Germania, hanno raccolto tutti gli effetti, finora conosciuti, dell’inquinamento acustico sulla salute. La ricerca dimostra l’aumento della pressione sanguigna e dell’attività cardiaca. La prima reazioneche si verifica attiva il sistema simpatico e causa il rilascio di adrenalina e noradrenalina, mentre al seconda libera corticosteroidi. Queste sostanze a loro volta producono aumento della pressione, dell’attività cardiaca, dei lipidi nel sangue (colesterolo, trigliceridi, acidi grassi liberi), di carboidrati (glucosio), elettroliti (magnesio, calcio), trombosi o fibrinolisi, e così via. Tutti fattori di rischio per il sistema cardiovascolare, che possono anche portare ad eventi acuti come infarto e ictus. Il rumore quindi come agente stressante può attivare queste risposte e aumentare il rischio cardiovascolare. Oogni 10 decibel di incremento del rumore cronico si eleva il rischio cardiovascolare tra il 7 e il 17 per cento. Anche mentre dormiamo il nostro sistema uditivo resta sveglio e l’organismo è in grado di rispondere a fattori esterni. Può attivare così una serie di risposte vegetative come tachicardia o aumento della pressione, anche senza essere totalmente coscienti, o indurre la veglia e movimenti del corpo. Fattori che determinano risvegli e una cattiva qualità del sonno, creando non pochi problemi. Gli effetti del rumore ambientale si manifestano anche sulle funzioni cognitive, specie quelle dei bambini. Numerose ricerche hanno infatti dimostrato come i bambini che vivono vicino a fonti di inquinamento (aeroporti, stazioni o autostrade), abbiano peggiori performance cognitive e un effetto negativo sull’apprendimento.
Gli abitanti di Pra’ da tempo chiedono un intervento a chi deve tutelare la salute pubblica. Ancora una volta, la scelta è tra il lavoro e la salute, come ai tempi in cui i fumi dell’Ilva aumentavano in maniera sensibile il numero dei tumori registrati nella zona di Cornigliano.
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