Paita, un patto per i cinquantenni che hanno perso il lavoro

Stamattina la candidata Pd alla presidente della Regione Raffaella Paita ha sottoscritto i patti per l’invecchiamento attivo e per il sostegno e il reimpiego degli over 50. Presenti Ilaria Mussini, dirigente Ascom e candidata nel listino della stessa Paita, la presidente regionale dell’Auser Ileana Scarrone, il vicepresidente Claudio Regazzoni, i membri della presidenza Umberto Marciasini, Attilia Narizzano, Rosy Ferro, Angelo Sottanis, Fulvia Veirana, ex-segretario della camera del Lavoro di Savona.
Ecco il testo del
PATTO PER IL SOSTEGNO E IL REIMPIEGO DEGLI OVER 50

Oggi decidiamo di sottoscrivere un impegno pubblico per il sostegno e il reimpiego degli over 50.

In questa denominazione vengono ricomprese due tipologie di persone: coloro che hanno oltre 50 anni e sono a rischio di perdita del posto di lavoro; e coloro che hanno oltre 50 anni ed hanno perso il posto di lavoro senza avere maturato le condizioni per la pensione.

Il numero delle persone in questa situazione è già oggi molto elevato ed aumenta di mese in mese, determinando un problema sociale la cui soluzione non è più rinviabile.

Dare una risposta a queste persone implica affrontare in maniera strutturata e sinergica il problema, utilizzando in modo coordinato le risorse disponibili nel POR FSE e nel POR FESR 2014-2020.

Daremo vita a un Piano straordinario a gestione della Regione Liguria, in collaborazione con gli Enti e la Associazioni di Categoria competenti in tema di sviluppo economico, che preveda un apposito Servizio, dotato di personale appositamente qualificato per un’utenza adulta e con esperienze lavorative, che possa orientare e supportare queste persone e le aziende nel “tracciare” un nuovo percorso professionale.

IMPEGNI

  • Creazione di una piattaforma formativa on line (con il fondo FSE) comprendente moduli brevi ma completi e pratici relativi alle principali competenze richieste dai cambiamenti aziendali (digitalizzazione informatica, comunicazione, padronanza lingua inglese).
  • La piattaforma, accessibile a tutti gli over 50, sarà supportata da un tutor specializzato sulla tematica che sarà a disposizione (on demand) per chiarimenti ed approfondimenti; in tal modo si darà una risposta sia alla compatibilità tempi di lavoro-tempi di formazione sia all’impossibilità di prevedere formazione in aula.
  • Collegamento dei contributi (POR FESR) alle imprese per innovazione tecnologica ed organizzativa con contributi (POR FSE) sull’adeguamento professionale dei dipendenti over 50.
  • Realizzazione di un servizio di coaching per sostenere la ridefinizione del loro “progetto professionale” sia per chi ha perso il lavoro che per coloro che rischiano di perderlo
  • Contributi (POR FESR) alle piccole e medie imprese per servizi di consulenza specialistica per la definizione di piani industriali, di sviluppo e rilancio collegati al mantenimento dei livelli occupazionali.
  • Agevolazioni fiscali per le Aziende che reimpiegano disoccupati over 50.
  • Creazione di un “catalogo” di interventi formativi brevi (40-60 ore) che consenta di realizzare un vero sistema di formazione lungo tutto l’arco della vita.
  • Attivazione di un servizio di certificazione delle competenze non formali, al fine di aumentare le chances di un reinserimento in attività diversa dalla precedente.
  • Realizzare momenti periodici per far conoscere (settore per settore) le possibilità di reimpiego o autoimprenditorialità offerte dai comparti economici in sviluppo (ad es. green economy, blue economy, imprese creative, servizi alle persone).
  • Organizzare percorsi di adeguamento professionale in azienda.

Al tempo stesso occorre premiare la responsabilità sociale delle imprese che si impegnano a reimpiegare (o a mantenere in mansioni differenti dalle precedenti) i lavoratori over 50, iscrivendole nel Registro regionale delle imprese socialmente responsabili al fine di dare visibilità della loro sensibilità a questa problematica.

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