Merlo: “Lo Yacht Club non può decidere il futuro della città”

Luigi Merlo, presidente dell’Autorità Portuale, pur confermando le sue prossime dimissioni (a giugno se la moglie, Raffaella Paita, sarà eletta presidente della Regione), non risparmia colpi alla politica, alle istituzioni e allo Yacht Club, che non vuole abbandonare il porticciolo Duca degli Abruzzi dove le Riparazioni navali chiedono spazio.
Oggi, al convegno “Genova, hub internazionale per il grande yachting” ha ribatito la priorità blue print. <Non è un problema di carattere politico – ha detto -. Nonostante l’approccio sfaccettato degli assessori (il vice sindaco Stefano Bernini non ha mai fatto mistero di non gradire lospostamento dello Yc nella darsena della Fiera n. d. r.), la linea è quella impartita dal Sindaco, cioè quella di portare a termine gli impegni che ci siamo assunti. Mi aspetto coerenza>. Poi è passato al ruolo della Camera di Commercio <socio di Fiera, di Porto Antico e dell’Aeroporto. <Bisogna che individui questo tipo di percorso, l’apertura ai privati, che è la mia linea da sempre>
Per quanto riguarda le Riparazioni navali, ha detto che <Le imprese scommettono su Genova e si vogliono ampliare, ma non possono farlo se non ci sono spazi a terra>. Per questo, sostiene, è necessario il trasloco dello Yc, in modo da poter fare il necessario riempimento del porticciolo, altrimenti le imprese non potranno investire e dare ricchezza e lavoro alla città.
<Non credo che stia alle Riparazioni navali decidere il futuro della città – incalza -. Che ci sia o non ci sia un riempimento, lo Yacht Club non può stare lì. A nessun operatore portuale sono state offerte uguali condizioni, cioè la ricollocazione nella darsena della Fiera e la costruzione di una nuova sede. Vorrei potermi misurare su questo tema. Tra l’altro, nel porticciolo dello yacht Club vedo poche grandi barche. Alcuni saranno anche soci, ma le barche le tengono da un’altra parte>.
Poi ha concluso <Perdere tempo significa perdere occasioni>.
Intanto, scadeva oggi il termine per la manifestazione di interesse per l’affidamento in concessione dei bacini di Carenaggio del porto di Genova. Pare che a presentare la documentazione siano stati Fincantieri e Mariotti.

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